Sellerio Editore – Uscite Ottobre

    *La setta degli angeli* di Andrea Camilleri, p.256, €. 14,00 – Uno scandalo nella Sicilia del 1901. L’avvocato Matteo Teresi scopre che nel suo paese esiste una setta segretissima. Composta da preti e da alcuni notabili, la «setta degli angeli» organizzava esercizi spirituali per vergini devote o giovani donne in procinto di maritarsi per prepararle alla vita coniugale. Gli esercizi, che si svolgevano in sacrestia nelle ore in cui le chiese erano chiuse ai fedeli, dovevano portare le ragazze «alla comunicazione con la grazia divina e all’elevazione a gradi sublimi di perfezione». In realtà, com’è facile intuire, gli esercizi consistevano in «atti ignominiosi» e «contro natura» ai quali le giovani venivano indotte dai preti e dai pochissimi eletti che però agivano incappucciati. Scoppiato lo scandalo a livello nazionale grazie a Teresi, proprio per lui cominciano i guai.
    Camilleri imbastisce su una traccia storica la trama del romanzo – protagonista l’avvocato-giornalista Teresi – che ha l’andamento di un giallo, illuminato dalla consueta ironia dello scrittore e da un sarcasmo irriverente. Circoli di nobili, salotti di paese, sacrestie, tribunali, sono il teatro in cui si muovono preti e benpensanti, moralisti e dame di carità, personaggi di una commedia amara imbastita su un canovaccio di prepotenza e di ingiustizia in cui si conferma il «vecchio vizio italiano: quello di trasformare il denunziante in denunziato, l’innocente in colpevole, il giudice in reo».

    *Giorni d’amore e inganno* di Alicia Giménez-Barlett, p.512, €. 15,00 – Quattro donne in un labirinto senza uscita. Il laboratorio dell’esperimento è un chiuso residence messicano. Un villaggio in cui vivono in lussuoso isolamento le mogli degli ingegneri stranieri al lavoro in un grande cantiere. Paula, aspirante scrittrice e intellettuale, di umore scostante; Victoria, professoressa di chimica, intelligente e positiva; Susy, giovanissima americana segnata da un passato familiare traumatico e affamata d’affetto; Manuela, moglie sessantenne del capo, realizzata e sicura di sé con uno spirito protettivo da matrona. Piccole invidie, normali pettegolezzi, pretese e profferte di amicizia, sottili nevrosi, si incrociano e si scontrano come prevedibile e naturale. Ma un giorno una di esse si innamora del marito di un’altra. E scoppia una specie di reazione a catena, che investe, in una tempesta di sentimenti implacabili, ognuna di loro e ciascuno dei rapporti matrimoniali. Come se la scintilla di quell’amore irregolare fosse il lampo improvviso che illumina, per un attimo e per sempre, un paesaggio sconosciuto, fino a quel momento sepolto nella notte. Alicia Giménez-Bartlett è da un lato l’ingegnosa scrittrice dei romanzi gialli di Petra Delicado, in cui da ogni pagina e da ogni rigo riluce, pur nella durezza della materia poliziesca, un umorismo da commedia; dall’altro, è l’esploratrice di psicologie, la scrutatrice d’anime sospese. In Giorni d’amore e inganno s’immerge impietosa nelle fragili personalità esposte allo stress di situazioni improvvise, insolite, che le scoprono indifese.

    *La sindrome di Rasputin* di Riccardo Romero, p. 232, €. 13,00 – re individui: tre diversi la cui emarginazione non è dovuta a cause sociali o ideologiche, ma alla curiosa malattia che ha afflitto musicisti e poeti e confuso scienziati, la sindrome di Tourette, che provoca tic motori e verbali e una luminosa sensibilità. Sono amici; hanno passioni complementari; svolgono lavori solitari. Il primo è sospettato ingiustamente di un omicidio e diventa bersaglio di inspiegabili tentativi di ucciderlo. Gli altri due cominciano a indagare sul delitto per scagionarlo. Accorrono sulla scena di violenze e la usano a loro volta. Scovano le tracce di traffici tenebrosi e assassini, incrociano un gigante russo che nutre perverse utopie estetiche, si battono contro coppie di gemelli killer. Incompresi dalla polizia, tormentati da tic compulsivi che imitano pezzi di realtà svelandone la trama invisibile, vagabondano per le calles livide e i sotterranei miserabili di una Buenos Aires che prepara il bicentenario (nel 2010) della indipendenza, tra bombe di nazionalisti, colonne di fumo, palazzi distrutti, e bagnata da una pioggerella inesausta da Blade Runner. La sindrome di Rasputin («Sopravvivere. Alla lunga era questo il più irrefrenabile tic» e il santone degli ultimi zar è eletto a icona della capacità di sopravvivere a diverse morti) non è un giallo convenzionale. La critica in Argentina lo ha definito un feuilleton avventuroso, e l’autore, un innovatore del genere nella letteratura in lingua spagnola, vi unisce, all’avventura, l’azione cruda, la comicità del grottesco e dell’assurdo che diventa, grazie alla lente d’ingrandimento dei tre amabili protagonisti, logica del mondo, sprazzi da fantascienza, e una visione in bianco e nero che s’ispira esplicitamente a sguardi cinematografici. Il tutto per raccontare, in fondo, la sostanza umana di un’amicizia nata dove la cosiddetta normalità erige i suoi muri.

    Fonte : sellerio.it

    Mamma, lavoratrice full time, 45 anni, una figlia di 14 e la passione per la lettura ...

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