Per gli appassionati del genere “Cultura”
* Brave persone * di Nir Baram (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Elisa Carandina, pp. 564, euro 22,00). Mentre l’Europa assiste all’ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell’ambizioso ricercatore di mercato Thomas Heiselberg è messa in discussione dalle ingerenze della nuova politica e anche la sua sfera di affetti è tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una famiglia ebraica dell’intellighenzia russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari. Per tutta risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi conto delle sue drammatiche conseguenze soltanto quando ormai è troppo tardi. Thomas e Aleksandra: sono loro le “brave persone” che danno il titolo a questo romanzo di Nir Baram che, molto più di un affresco storico, è una riflessione sull’uomo comune di fronte alla devastazione dei regimi. Da “brave persone”, infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti e legittimi ma, come emergerà bene nel dipanarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni tangibili della tragedia storica che si sta consumando intorno a loro.
* Breve storia della vita privata * di Bill Bryson (Ed. Guanda, trad. di Stefano Bortolussi, pp. 540, euro 20,00). Potrà sembrare una massima da eccentrici letterati, ma a volte è davvero possibile viaggiare senza muoversi dalla propria abitazione. Ci è riuscito Bill Bryson con questo libro, in cui passa la sua lente di ingrandimento su tutti i complementi d’arredo della sua abitazione, un’ex canonica vittoriana sperduta in un villaggio del Norfolk. Ogni oggetto, ogni mobile, ogni stanza nasconde in realtà un universo intero, capace di portare all’interno della casa che lo accoglie tutto ciò che succede al di fuori di essa e non solo. Grazie a questa insolita indagine, Bill Bryson ci spiega come negli ultimi centocinquanta anni sia cambiato il rapporto con le nostre abitazioni e con molti aspetti della vita quotidiana, dal sonno all’igiene, dallo svago all’alimentazione. Così attraverso l’analisi di cucine, sale da pranzo, camere da letto, studioli e ripostigli arriveremo a scoprire che la distanza tra la nostra colazione e le avventure del capitano Cook, o la costruzione della Torre Eiffel, è meno impegnativa di quanto si potesse credere.
* Rapporto di polizia *di Marie Darrieussecq (Ed. Guanda, trad. di Luisa Cortese, pp. 352, euro 20,00). L’autrice di questo libro è stata accusata due volte di plagio: la prima da Marie NDiaye nel 1998 per “Nascita dei fantasmi”, la seconda da Camille Laurens per “Tom è morto”. Da queste due pesanti accuse, Marie Darrieussecq ha deciso di imparare un’importante lezione e si è dedicata allo studio del fenomeno della “plagiomania”. Chiunque abbia avuto a che fare con il mondo della scrittura – ma il campo della cultura più in generale o delle scienze non fanno poi molta differenza – avrà sentito parlare di casi di plagio. Quello della copiatura, spesso diviso dal fenomeno della più lecita ispirazione soltanto da una linea sottile, è un territorio delicato in cui ogni scrittore si avventura bilanciando la sua aspirazione ad essere letto da un pubblico più ampio possibile e l’orgoglio di mantenere a tutti i costi la propria unicità nel panorama letterario. Citando alcuni dei casi più celebri di accuse di plagio, come quelle che vennero mosse nei confronti di Freud o di Zola, l’autrice traccia uno studio preciso sul fenomeno del plagio, sia dal punto di vista storico che da quello culturale.
Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
* La porta oscura. Il male *di David Lozano (Ed. Salani, trad. di Elena Rolla e Gabriella Manna, pp. 652, euro 21,00). Pascal e i suoi amici vengono nuovamente catapultati in un incubo. Durante il salvataggio di Michelle dal Mondo dei Morti, infatti, qualcosa li ha seguiti. Qualcosa di perfido e di orribile, un’entità malvagia, la personificazione del Male, che vuole tornare nel mondo dei vivi. Quando Pascal rifiuta di cedere alle lusinghe del Male, lo scontro si fa inevitabile e il viaggio attraverso la Porta Oscura non può più essere rimandato. Ma non è soltanto nel Mondo dei Morti che si celano insidie e pericoli: mentre il Viaggiatore combatte nell’Aldilà, i suoi amici nella Parigi dei vivi lottano contro un potente stregone malvagio, sicari prezzolati, morti tornati in vita e vampiri. Mozzafiato, spaventoso, imprevedibile: il secondo viaggio attraverso la Porta Oscura, il varco che congiunge il nostro mondo a quello dei morti.
Per gli appassionati del genere “Memoir”
* Il mio fratellone Tiziano Terzani *di Alberto De Maio con Dino Satriano (Ed. Tea, pp. 224, euro 13,00). Sulla vita di Tiziano Terzani si sa moltissimo. I suoi innumerevoli reportage come giornalista hanno consegnato al pubblico non soltanto il suo prezioso lavoro di analisi e scrittura, ma anche un ritratto dettagliato della personalità dell’autore, che ha conquistato milioni di lettori grazie ai libri scritti negli ultimi anni della propria vita in cui emerge la sua profondità spirituale. Con questo volume invece Alberto De Maio torna indietro agli anni della giovinezza, più precisamente al 1957, l’anno in cui conobbe Terzani all’alba della loro iscrizione alla Scuola Normale di Pisa. Era l’inizio di una solida e profonda amicizia, che fu capace di resistere al trascorrere degli anni e alle distanze sempre più grandi che si interposero tra i due. Incalzato dal giornalista Dino Satriano, a sua volta normalista e amico di De Maio, quest’ultimo racconta per la prima volta le loro esperienze giovanili, tratteggiando un inedito ritratto del giovane Terzani, del suo carattere, dei suoi interessi, delle sue prospettive per il futuro. Un affresco prezioso, un ricordo appassionato e commosso, una lezione di impegno civile, un racconto attualissimo.
Per gli appassionati del genere “Fantascienza e Fantasy”
* Il bacio e il sortilegio *di Jacqueline Carey (Ed. Nord, trad. di Gianluigi Zuddas, pp. 384, euro 18,00). Dopo aver finalmente vendicato la morte della moglie, Imriel può tornare a casa e rendere pubblica la propria relazione con Sidonie, delfina di Terre D’Ange. La regina Ysandre tuttavia non può accettare che Sidonie si fidanzi con il figlio di Mélisande Shahrizai, colei che per ben due volte ha cercato di usurpare il trono e di governare il regno, prima di scomparire nella latitanza. Se Imriel volesse sposare la donna che ama, dovrebbe consegnare alle autorità la propria madre per farla processare. In caso contrario Sidonie sarebbe diseredata. Così Imriel si mette sulle tracce della madre e ne scopre il nascondiglio grazie ai propri legami con la misteriosa Gilda Invisibile. Proprio quando è in procinto di partire per la sua missione però giunge a corte il principe di Cartagine Astegal, che soggioga l’intero regno – compresa la stessa Sidonie – con un incantesimo. Per salvare gli abitanti di Terre D’Ange e la sua futura sposa, Imriel dovrà mettersi in contatto con l’unico uomo in grado di aiutarlo: Ptolemy Solon, governatore dell’isola di Cythera e amante di Mélisande Shahrizai. “Il bacio e il sortilegio” è il romanzo conclusivo della trilogia di Imriel.
Per gli appassionati dei generi “Fantascienza e Fantasy” e “Ragazzi”
* Awakened *di P.C. e Kristin Cast (Ed. Nord, trad. di Elisa Villa, pp. 322, euro 16,50). In questo nuovo volume continuano le avventure di Zoey Redbird, protagonista della Casa della Notte. Da quando Heath è morto, la vita di Zoey ha quasi perso significato. Ha deciso di voltare le spalle al suo promettente ruolo di novizia vampira più dotata della Storia e ha preferito ritirarsi per sempre sull’isola di Skye, accettando la proposta di Sgiach, la Regina dei Guerrieri. Qualcosa però interviene per riportarla nel mondo, strappandola al suo esilio in cerca di pace per rimettere a posto i pezzi del suo cuore spezzato. Stevie Rae le comunica che uno dei loro migliori amici è stato ucciso. Come se non bastasse, Zoey è certa che la vittima sia stata assassinata da Neferet, la Somma Sacerdotessa della Casa della Notte di Tulsa. Ma chi potrebbe crederle se sporgesse un’accusa del genere? Dopo aver perso il ragazzo che amava e uno dei suoi migliori amici, Zoey non può restare a guardare. L’unico modo per trovare delle prove e dimostrare che quanto sospetta sia vero, è tornare sul campo e combattere.
Per gli amanti dei piaceri della vita
* I filosofi in cucina * di Michel Onfray (Ed. Ponte alle Grazie, trad. di Giovanni Bogliolo, pp. 160, euro 13,00). Quando i filosofi pensano, per lo più dimenticano di pensare al loro corpo e soprattutto al modo in cui il corpo si costruisce e si modifica: attraverso il cibo. Dunque, si potrebbe dire, tra il pensiero e la pancia esiste una rete complessa di affinità e relazioni che sarebbe un grave errore trascurare. Diogene sarebbe stato il critico dei costumi che fu senza la sua passione per il polpo crudo? Il Rousseau del contratto sociale avrebbe fatto l’apologia della frugalità se la sua dieta non fosse stata composta quasi solo di latticini? Sartre, i cui incubi sono pieni di granchi, non ha pagato, nella sua vita teorica, l’avversione per i crostacei? In questo saggio, decisamente nietzscheano e feuerbachiano, Michel Onfray ha deciso di restituire dignità filosofica a merluzzi e minestre, all’orzo e al vino, ai salumi e al caffè aromatizzato, che – da Fourier a Marinetti, da Kant agli esistenzialisti – segnano i cammini imprevedibili della gaia scienza. Una critica della ragione dietetica, come recita il sottotitolo? Un abbozzo di “diet-etica”? Innanzitutto, un tentativo di sorprendere l’istante, e la pietanza, a partire dai quali il corpo cattura lo spirito e gli detta le sue leggi. I piaceri del palato e del pensiero coniugati in un solo gustoso volume.
Fonte : infinitestorie.it