Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Viaggio”
* Ultime notizie dal Sud * di Luis Sepúlveda (Ed. Guanda, trad. di Ilide Carmignani, pp. 168, euro 16,00). Le origini di questo libro risalgono al 1996, quando in un bar di Parigi Luis Sepúlveda e Daniel Mordzinski si trovarono a progettare un lungo viaggio nel Sud del mondo da cui trarre un reportage. Il primo lo avrebbe descritto a parole, annotate con cura su due preziose Moleskine, il secondo lo avrebbe immortalato con fotografie scattate con la propria Leica. Molti anni più tardi, nelle librerie arriva il resoconto di quel viaggio emozionante. L’obiettivo del progetto è cambiato però parecchio da quando fu ideato. Se inizialmente si voleva documentare il mondo del Sudamerica, in corso d’opera la missione è diventata un’altra, ovvero offrire una testimonianza letteraria dei ricordi accumulati. Quei luoghi, quelle persone che si potevano incontrare girovagando per le terre sconfinate che si estendono intorno al Tropico del Capricorno, non esistono più. Ormai si può solamente cercare di conservarne la memoria. Così dalle pagine di Sepúlveda emergono personaggi memorabili, come un liutaio che si aggira alla ricerca del legno perfetto, un ubriacone che sostiene di essere il discendente di Davy Crockett, il leggendario treno Patagonia Express, giunto alla sua ultima corsa.
Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Attualità”
* Almanacco Guanda 2011. Con quella faccia. L’Italia è razzista? Dove porta la politica della paura * di AA.VV. a cura di Ranieri Polese (Ed. Guanda, pp. 176, euro 25,00). L’Almanacco arriva alla sua settima uscita. Questa volta lo sguardo della miscellanea volge a un tema attuale e delicato, ovvero il razzismo in Italia. Sempre più spesso sulle pagine della cronaca si leggono notizie che parlano di episodi di intolleranza e xenofobia nei confronti di extracomunitari, meridionali, omosessuali. Per raccontare e indagare questo problema, quindici autori si interrogano sulle condizioni attuali della tolleranza in Italia. Tra gli altri, scrittori come Andrea Camilleri, Edoardo Nesi e Gianni Biondillo, giornalisti come Gian Antonio Stella, studiosi come Luciano Canfora e Slavoj Zizek contribuiscono all’albo curato come sempre da Ranieri Polese, restituendo uno sguardo eterogeneo sulla questione. Da segnalare infine la possibilità per i lettori di partecipare attivamente a quest’iniziativa editoriale. Fino al 30 novembre infatti sarà possibile sottoporre alla casa editrice il proprio scritto dal tema “Racconta la tua storia di ordinario razzismo”. I migliori scritti pervenuti saranno pubblicati sull’Almanacco 2012.
Per gli appassionati del genere “Cultura”
* Il ritorno del pellerossa * di Leslie A. Fiedler (Ed. Guanda, trad. di Luigi Brioschi, pp. 288, euro 22,00). Questo volume di Leslie A. Fiedler, riproposto qui dopo una prima edizione italiana degli anni Settanta, ha l’obiettivo di indagare il rapporto tra il mito del Far West e la sua rappresentazione nella letteratura americana e non solo. Così, partendo addirittura da Dante, arrivando a Hemingway e Frost passando per Fenimore Cooper, l’autore ricostruisce l’evoluzione del sentimento nei confronti dell’ “indiano” e la sua raffigurazione nella cultura occidentale, prima europea e poi statunitense. Nonostante gli innumerevoli tentativi della narrazione letteraria e cinematografica di coprire gli orrori compiuti dai padri fondatori nel corso della conquista della frontiera, non bisogna dimenticare infatti che si trattò di un vero e proprio genocidio, volto alla distruzione dei “selvaggi” che non volevano piegarsi all’espansionismo dei “visi pallidi”.
Per gli appassionati dei generi “Avventura” e “Azione”
* Il teschio sacro * di James Rollins (Ed. Nord, trad. di Giovanni Giri e Amalia Rincori, pp. 482, euro 16,60). Sulle Montagne Rocciose, l’antropologa Margaret Grantham sta facendo ricerche attorno a una straordinaria scoperta. In una grotta sono stati ritrovati centinaia di cadaveri mummificati raccolti intorno a un teschio ricoperto d’oro. Quello che potrebbe sembrare il tragico epilogo di qualche tipo di antico rituale, in realtà nasconde qualcosa di più. Nessuno dei corpi rinvenuti, risalenti al XII secolo, sembra appartenere alle popolazioni indigene americane. Inoltre un pugnale usato per compiere il sacrificio è forgiato in una lega troppo sofisticata per essere stata prodotta in quell’epoca. Prima di riuscire a capirne qualcosa di più tuttavia la dottoressa Grantham rimane uccisa nella distruzione della grotta. Dell’omicidio viene accusata Kai, attivista per i diritti dei nativi americani e nipote del direttore della Sigma Force Painter Crowe. Spetterà a lui dimostrare l’innocenza della ragazza, ma nel corso delle indagini scoprirà che quella misteriosa necropoli e il teschio sacro sono soltanto i primi indizi di un enigma molto più complesso, che potrebbe nascondere un piano volto a distruggere le fondamenta degli Stati Uniti e a preservare una sconvolgente verità.
Per gli appassionati dei generi “Viaggio” e “Storie vere”
* Lo sguardo oltre le dune * di Carla Perrotti e Fabio Pasinetti (Ed. Corbaccio, pp. 256 + 16 tavole a colori, euro 17.50). Novembre 2008: in due settimane Carla Perrotti e Fabio Pasinetti attraversano a piedi, in totale autonomia, il Deserto Bianco egiziano, un percorso di duecentocinquanta chilometri. Dune impervie, pietraie infide, forti sbalzi di temperatura. Provati, ma con una gioia immensa, hanno raggiunto la meta. Per Fabio, che è non vedente, è stata la dimostrazione di potercela fare. Per Carla è stata la settima impresa nel deserto, diversa però da tutte le altre: questa volta non era sola, aveva un compagno, una persona con cui affiatare il passo, condividere le emozioni, una persona di cui si è sentita responsabile. Per entrambi, è stato l’avverarsi di un grande sogno. In questo modo Carla e Fabio hanno dimostrato che con costanza, sacrificio, e tanta forza di volontà è possibile abbattere le barriere più alte. “Lo sguardo oltre le dune” è un diario a quattro mani scritto con la mente e con il cuore da due persone, due atleti, che non hanno avuto altro scopo che quello di godere di un’esperienza straordinaria. Un’esperienza che ha consentito a entrambi di superare le barriere mentali imposte dall’handicap e di raggiungere nuove frontiere di se stessi, godendo delle infinite possibilità che la vita concede.
Fonte : infinitestorie.it