Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Sentimenti”
* La donna del ritratto * di Javier Cercas (Ed. Guanda, trad. di Pino Cacucci, pp. 352, euro 11,50). A Barcellona, in una torrida serata d’agosto, all’uscita da un cinema Tomás rivede dopo anni Claudia, il suo amore dei tempi del liceo. Lui è solo, sua moglie è in viaggio per lavoro. Anche lei è sola, separata dal marito, e per la prima volta ha lasciato il figlio con i nonni per concedersi un po’ di libertà. Potrebbe essere un’occasione per trascorrere una serata piacevole. Ma Tomás, che sta vivendo un periodo in assetto precario – un matrimonio che si trascina senza entusiasmo, un lavoro all’università da eterno assistente -, interpreta questo incontro come un segno del destino, e dopo ventiquattr’ore è già pronto a scommettere che Claudia è, ed è sempre stata, la donna della sua vita. Trascinato da un’esaltazione adolescenziale, il riflessivo professore insegue con tutte le forze un amore appena intuito, ritrovandosi al centro di un’avventura erotica che ben presto assume i contorni del giallo. Dopo una notte di passione, infatti, quando Tomás è disposto a mettere a repentaglio tutte le certezze della sua esistenza, Claudia svanisce nel nulla, lasciandolo in preda ad atroci sospetti, costretto a intraprendere una ricerca affannosa e a combattere, al tempo stesso, con le ossessioni generate dalla sua mente.
Per gli appassionati dei generi “Thiller, Horror, Noir” e “Fantascienza e Fantasy”
* Micah * di Laurell K. Hamilton (Ed. Nord, trad. di Alessandro Zabini, pp. 185, euro 10,00). Larry Kirkland deve assolutamente correre all’ospedale per assistere la moglie che sta per partorire. Dovendosi sottrarre a un impegno preso, Larry è costretto a chiamare Anita Blake per una sostituzione. Così, anche se terrorizzata dall’idea di prendere un aereo, Anita si reca a Philadelphia per svolgere un compito all’apparenza facilissimo. Grazie ai suoi poteri di negromante, deve risvegliare il testimone oculare di un omicidio: stroncato da un infarto, la polizia non ha potuto interrogarlo. Quando arriva al cimitero però, la seduta prende subito una piega pericolosa. Soltanto grazie a Micah, il re dei leopardi mannari che sta accompagnando Anita, non vengono risvegliati tutti i defunti che riposano nel camposanto. La polizia però sta per chiudere il caso e se Anita non riuscirà a far risorgere il testimone, l’assassino sarà assolto e rimesso in libertà. Assistita da Micah, per il quale i suoi sentimenti sono sempre più forti, Anita dovrà tentare un’altra volta, rischiando il tutto per tutto, se vorrà ottenere le prove che sta cercando.
Per gli appassionati del genere “Montagna”
* Tutte le mie cime * di Reinhold Messner (Ed. Corbaccio, pp. 344, con illustrazioni a colori, euro 29,00). “Tutte le mie cime” è il bilancio di una “vita al limite”, la storia di un moderno Ulisse. Potrebbe essere un libro di storia dei costumi e delle tradizioni: Messner non è soltanto l’alpinista che cerca di superare il limite in alta quota, è anche il viaggiatore interessato alle persone che incontra, ai villaggi sperduti, all’arte orientale. Potrebbe essere un libro di memorie: dalle prime fotografie in bianco e nero che ci parlano del mondo di un altro millennio e che rappresentano un ragazzo con i calzoni alla zuava appeso alle pareti strapiombanti delle Dolomiti, ai panorami spettacolari dei ghiacciai perenni dell’Himalaya negli anni dei 14 ottomila in stile alpino. Potrebbe essere anche un atlante geografico: non c’è angolo del pianeta che non sia rappresentato, dalle Dolomiti all’Everest, dal deserto del Gobi al Taklimakan, dalla Nuova Guinea alle Ande, dal Kenya al Caucaso. “Tutte le mie cime” riassume la vita del più grande alpinista di tutti i tempi attraverso sessant’anni di fotografie, commentate da brani tratti dai diari delle salite.
Fonte : infinitestorie.it