Una voce robusta, che aveva una specie di vibrazione metallica, s’alzò dal mare ed echeggiò fra le tenebre, lanciando queste parole minacciose: “Uomini del canotto! Alt, o vi mando a picco!”. La piccola imbarcazione, montata da due soli uomini, che s’avanzava faticosamente sui flutti color dell’inchiostro, fuggendo l’alta sponda che si delineava confusamente sulla linea dell’orizzonte, come se da quella parte temesse un grave pericolo, s’era bruscamente arrestata.
Il Corsaro Nero è il primo romanzo d’avventura di Salgari di una serie di cinque. Racconta la storia di Emilio di Roccabruna, grande cavaliere, che diventò il Corsaro Nero, per vendicare la morte del fratello maggiore, che fu ucciso dal governatore di Maracaibo. Prima del Corsaro Nero, altri due fratelli, il corsaro Verde e il corsaro Rosso cercarono di vendicare il fratello, ma non ci riuscirono perché morirono anche loro
Il Corsaro Nero si innamora, senza saperlo all’inizio, di Honorata, per poi scoprire che è figlia del suo nemico e la lascia per amore del fratello e del giuramento che gli aveva fatto in fin di vita.
La vicenda si svolge nel ‘600 tra mille avventure a cui si affiancano anche molti momenti di riflessioni.
I temi trattati sono l’amicizia, la vendetta, l’onore. Il romanzo mi è piaciuto molto anche se magari la descrizione dei paesaggi a volte risulta un po’ noiosa. Un bel romanzo d’avventura di altri tempi.
Il Corsaro Nero
Emilio Salgari
Einaudi, 2000, p 373