Il gatto e il diavolo, James Joyce

” Caro Stevie,

qualche giorno fa ti ho mandato un piccolo gatto pieno di dolciumi, ma poi mi è venuto in mente che forse non conosci la storia del gatto di Beaugency.”

Inizia così questo mini libro per grandi e piccini, una lettera che l’autore invia al nipote per raccontare la leggenda del gatto di Beaugency.

Narra di una città, divisa da un fiume, la Loira. Il sindaco  non aveva soldi per far costruire un ponte e quindi si doveva attraversare il fiume per arrivare dall’altra parte della città.

Un giorno il sindaco stringe un patto con il diavolo perché costruisca in una notte un ponte, ma il diavolo ovviamente vuole qualcosa in cambio, ossia l’anima della prima persona che lo attraverserà.

Il ponte è pronta ma nessuno vuole attraversarlo. Il sindaco si presenta con una catena d’oro al collo, un gatto e un secchio d’acqua.

Il sindaco bagna il gatto che sta giocando con la catena d’oro e quest’ultimo scappa, attraversando il ponte. A malincuore il diavolo deve prendersi  il gatto e se ne va arrabbiato.

E i cittadini sono felici e contenti.

Una bella favola, divertente con un bel lieto fine.

Il gatto e il diavolo
James Joyce
Edizioni Voltapagina, 1980, p. 28

angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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