Mia madre si chiamava Mercy Stone Goodwill. Aveva solo trent’anni quando si sentì male, un giorno di caldo spaventoso, mentre stava preparando nella cucina sul retro il Malvern pudding per la cena del marito. Sul tavolo era aperto un libro di cucina: “Prendete alcune fette di pane raffermo,” diceva la ricetta “una pinta di ribes; mezza pinta di lamponi; quattro once di zucchero; un po’ di panna dolce, se ne avete!.
Naturalmente aveva dimezzato le dosi perchè erano soltanto loro due; inoltre era difficile trovare il ribes, e Cuyler (mio padre) mangiava poco. Spiluccava appena, diceva mia madre, non badava a quello che metteva sotto ai denti.
Le spiace vedere quanto poco mangi; continua a rigirare il cucchiaio nel piatto, alzando magari un paio di volte gli occhi per lanciarle attraverso attraverso il tavolo uno dei suoi sguardi timidi e ammirati, ma non prende mai una seconda volta, lascia che sia lei a finire tutte le pietanze, agitando una mano in aria col solito gesto sognante che la incita a servirsi. E non smette mai di soridere, con la sua tenera aria da scervellato.
Daisy Goodwill.
Una persona apparentemente tranquilla, normale, senza segreti.
Eppure tutto nella sua vita è fuori dell’ordinario.
A partire dalla sua nascita, in una calda giornata del 1905.
Sua madre Mercy, una donna corpulenta, gentile ed ingenua, si sente male all’improvviso mentre prepara la cena, in attesa che torni suo marito.
E’ un dolore costante, enorme, che la lascia senza giato.
Perchè Mercy, la pacifica e riservata Mercy, sta per avere un bambino.
E non se ne è resa conto.
E così Daisy vede la luce in modo inaspettato e tragico, proprio nel momento in cui sua madre abbandona la vita.
Ad occuparsi di lei, fino agli 11 anni una vicina di casa, Mrs. Fleet.
Che, a dirla tutta, dopo una vita ad accudire i figli oramai grandi, si rende conto che suo marito in realtà l’ha sempre trattata male.
E quando si ritrova davanti a Mercy e alla piccola Daisy decide di prendersi cura della piccola.
Ma non lo farà in casa propria: lascerà il marito per andare a Winnipeg da suo figlio, un insegnante di botanica.
Quando anche Mrs. Fleet morirà, Daisy inizierà a vivere con il suo vero padre.
Fino al tragico matrimonio.
Insomma, Daisy può certamente dire di aver vissuto una vita per nulla noiosa.
Questo romanzo di Carol Shields è scritto in un modo che, a tratti, mi ricorda certe descrizioni alla Fannie Flagg.
I personaggi sono ben delineati.
La storia, sospesa tra presente e passato, è limpida e interessante.
Insomma, per quanto riguarda è una piacevol scoperta letteraria.
In cerca di Daisy
Carol Shields
Rizzoli, 1994, 291 pag., € 14,50
ISBN 8817677736