Dovreste ascoltarlo ora. Dovrebbero farlo i suoi amici, idioti come lui, con i quali intavolava lunghe discussioni sull’ipocrisia della gente e sulla deprecabile abitudine degli esseri umani a cercare, in qualcosa di più grande di loro, un conforto alle brutture della vita, che lui, lo diceva con il petto all’infuori, riusciva a trovare in se stesso, senza bisogno di aiuti esterni.
Lunghi discorsi durante i quali tutti si davano ragione a vicenda. Infiniti monologhi, dialoghi snervanti che, puntualmente, finivano con la loro frase preferita: “La religione è l’oppio dei popoli” dicevano tutti insieme, quasi in coro, credendo di stare proferendo parole illuminanti per il mondo e gli uomini tuttiÈ capace di odiare veramente, l’ho sempre saputo. Di odiare qualsiasi cosa si intrometta tra lui e se stesso.
Una donna rinchiude il suo uomo in una panda nera al sole per fargli fare una fine lenta e dolorosa , fin dall’inizio del racconto sappiamo che lei è la carnefice e lui la vittima, ma quello che non sappiamo e cosa l’ha portata a questa atroce decisione , tra ricordi e colpi di scena scopriremo quanto può essere sconfinato l’egoismo umano e quali pensieri terribili possa scatenare la sofferenza.
Un racconto inquietante, ma tristemente realistico con la giusta dose di suspance .
Otto ore, cronistoria di un incidente
Francesco Scardone
Graphe.it, eBook in formato ePub ,2012 , euro 2,99
ISBN 978-88-97010-21-0