Uscite del 03/05

Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Biografico”

* Grande sia il nostro potere * di Leymah Gbowee (Ed. Corbaccio, trad. di Elisabetta De Medio, pp. 280, euro 16,60). La vita di Leymah Gbowee, Premio Nobel per la Pace nel 2012, è stata dominata dalla guerra civile in Liberia, un conflitto sanguinoso che l’ha privata di parenti e amici nonché dei suoi sogni e delle sue speranze. Giovane madre e moglie di un marito violento, Leymah Gbowee è riuscita a dire basta e a trasformare la sua amarezza in azione, incoraggiando le donne, le vere vittime della guerra, a creare una forza irresistibile. Nel 2003, Leymah Gbowee ha quindi istituito e diretto la Liberian Mass Action for Peace, una coalizione di donne cristiane e musulmane che hanno manifestato pubblicamente contro il presidente liberiano, il sanguinario signore della guerra Charles Ghankay Taylor, con ogni mezzo a loro disposizione, compreso lo sciopero del sesso. Leader autorevole a capo del suo “pacifico esercito”, Leymah Gbowee ha contribuito così a pacificare il suo Paese e a cambiare il corso della storia liberiana. “Grande sia il nostro potere” è la testimonianza pregnante di un percorso dalla disperazione alla speranza che commuoverà chiunque coltivi il sogno di un mondo migliore.

Per gli appassionati dei generi “Cultura” e “Viaggio”

* Dren-giong * di Fosco Maraini (Ed. Corbaccio, pp. 432, euro 22,00). In occasione del centenario della nascita di Fosco Maraini viene ripubblicato il suo primo libro – uscito nel 1939 e mai più ristampato – diventato nei decenni successivi oggetto di una vera caccia al tesoro nelle librerie e nei siti dei libri d’antiquariato. Come scrisse allora il giovane Maraini: “Desidero avvertire i lettori che non ho la minima pretesa di fare della scienza; io vorrei solamente comunicare, in qualche modo, le emozioni vissute da un innamorato della natura nel percorrere alcune valli ricche di sorprendenti bellezze, in quel Sikkim, tra 1’Himàlaia e 1’India, che i tibetani chiamano appunto Dren-giong: Il paese dei frutti”. Accompagnato da una cagnetta, Drolmà, a cui dedicherà poi il libro, Maraini cammina, si guarda intorno e grazie alla sua curiosità apre gli occhi su un mondo meraviglioso, esotico, nuovo. Un mondo in cui contano la natura, i popoli, le religioni, l’arte, la bellezza in tutte le sue forme. Un mondo che per tutta la vita cercherà di partecipare ai suoi lettori. Un omaggio doveroso, dunque, al grande studioso e “italiano insigne” – come scrive il Dalai Lama nella sua prefazione – a cui si uniscono le testimonianze affettuose della moglie Mieko Maraini e di tanti amici e studiosi che conobbero Fosco Maraini negli ambiti più svariati, dagli orientalisti agli alpinisti, dai poeti ai fotografi, dagli antropologi agli studiosi d’arte e di letteratura, tutti uniti dal desiderio e dall’ambizione di ricostruire nella sua pienezza “l’universo Maraini”.

Per tutti

* La luce sugli oceani * di M.L. Stedman (Ed. Garzanti, trad. di Alba Mantovani, pp. 368, euro 17.60). Isabel ama la luce del faro tra gli oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l’alba che spunta prima lì che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui i due oceani, quello australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Lì, sull’isola remota e aspra abitata soltanto da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di gabbiani rompe d’improvviso la quiete dell’alba. Quel grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la bambina senza nome è il regalo più grande che l’oceano le abbia mai fatto. È la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà solo infrangere una piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d’attenzione diventa la luce della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell’ombra nasconde un segreto pesante come un macigno, più indomabile di qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con la luce del suo faro. Perché sulla terraferma, tra la civiltà, c’è una donna che spera ancora. Una donna infelice, ma determinata.

* La donna dei fiori di carta * di Donato Carrisi (Ed. Longanesi, pp. 176, euro 11,60). Una caverna. Un prigioniero che all’alba sarà fucilato se non rivelerà nome e grado. Davanti a lui un uomo, un medico, l’unico che può farlo parlare, che può convincerlo a cambiare le cose. In una sola notte. Fuori il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna dove il medico ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.

* Non solo a Natale * di Roddy Doyle (Ed. Guanda, trad. di Silvia Piraccini, pp. 80, euro 7.90). Jimmy e Danny: due fratelli tanto uniti e tanto somiglianti da sembrare gemelli. Una coppia apparentemente inseparabile, che la vita, però, riesce a dividere. Un terribile litigio li ha infatti separati. Ci sarà una seconda possibilità per il loro rapporto? Vent’anni più tardi, davanti a una birra in un pub irlandese, la sorte li riunisce. Potrà tornare tutto come prima?

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* La culla buia * di Sophie Hannah (Ed. Garzanti, trad. di Serena Lauzi, pp. 450, euro 18.60). L’incubo inizia sempre nello stesso modo. È stata una lunga nottata, il pianto del neonato intermittente, la stanchezza che ti attanaglia gli occhi. Ma finalmente, alle prime luci dell’alba, il bambino si è addormentato. E tu sei crollata dalla stanchezza. Soltanto pochi minuti, appena riaperti gli occhi sei subito corsa verso la culla per vedere le sue manine paffute protendersi verso di te. Ma il piccolo è immobile. Lo tocchi, e non respira più. Per molte donne questo è solamente un brutto sogno da cui risvegliarsi in un bagno di sudore. Ma per Helen Yardley, Ray Hines e Sarah Jaggard l’incubo è continuato anche una volta sveglie. Il loro bambino è morto, senza una ragione apparente. Tutte sono state accusate di infanticidio e ci sono voluti lunghi processi e molti anni di prigione, prima che fossero scagionate. “Morte in culla” è il verdetto finale. Fliss Benson è una giovane produttrice televisiva, a cui viene affidato l’incarico di girare un documentario sulla loro vicenda. Vittime di un errore giudiziario o pericolose assassine che sono riuscite a farla franca? A Fliss non interessa. Questo è l’ultimo progetto a cui vorrebbe lavorare, perché riapre in lei una ferita mai sanata che riguarda il suo passato. Un trauma segreto che non ha mai rivelato a nessuno. La mattina a cui sta per rinunciare all’incarico riceve un biglietto con sedici cifre. Numeri che per lei non significano niente. Ma che vengono inviati anche alle tre donne accusate di infanticidio. E quando una dopo l’altra vengono trovate assassinate, Fliss capisce che per salvarsi la vita deve trovare la verità, e molto, molto in fretta.

* Io, Anna * di Elsa Lewin (Ed. Corbaccio, trad. di Valeria Galassi, pp. 352, euro 16,40). Abbandonata dal marito e relegata in un modesto appartamento newyorkese, Anna Welles, garbata, colta e disperata donna di mezza età, frequenta party per single, scopo “affettuosa amicizia”. Una sera segue George, appena conosciuto, nel suo appartamento. Su quello che succede dopo ha un blackout totale, ma di certo è l’inizio di un incubo. Bernie, ispettore di polizia malinconico e in crisi con moglie e figlio, incrocia sulla scena di un brutale omicidio l’enigmatica Anna e si appassiona al suo sguardo, intenso e dolente. La cerca con insistenza nei giorni successivi, ma quando finalmente i due si incontrano, lei non ricorda nulla della notte in cui lui l’ha notata. Intanto le indagini procedono e l’intuito poliziesco di Bernie combatte con il suo desiderio di amore e condivisione, mentre il mistero sepolto nella mente di Anna incomincia piano piano a emergere.

Per gli appassionati del genere “Storie vere”

* Il mio cuore sconosciuto * di Charlotte Valandrey (Ed. Longanesi, trad. di Marcella Uberti-Bona, pp. 336, euro 14,60). Charlotte è una ragazza bellissima, ha quasi diciotto anni e un radioso futuro di attrice davanti a sé. Ma un giorno, uno come tanti, scopre di essere sieropositiva e la sua vita cambia. Per sempre. Al fine di evitare che il virus si sviluppi nell’Aids, deve sottoporsi a cure molto aggressive, che con il tempo le danneggiano gravemente il cuore. Il primo infarto la colpisce a soli trentaquattro anni, il secondo a breve distanza. È viva per miracolo ma il suo cuore è compromesso, e soltanto il trapianto potrebbe salvarla. È una notte fredda e piovosa del 2003 quando un incidente stradale, in cui una giovane donna perde la vita, le offre la possibilità di farcela. Dopo l’intervento e una lunga riabilitazione, Charlotte rinasce. Ma la sua incontenibile e contagiosa gioia di vivere è turbata da strane sensazioni di déjà-vu, inspiegabili cambiamenti nei gusti e incubi ricorrenti. E proprio quando sembra aver ritrovato tutto, persino la piena felicità di un nuovo amore, la vita ha per lei in serbo un altro, sconvolgente colpo di scena. Questa è la storia di Charlotte Valandrey. Sembra un romanzo e invece è tutta incredibilmente e drammaticamente vera.

Per gli appassionati del genere “Sentimenti”

* I Watson e Emma Watson * di Joan Aiken (Ed. Tea, trad. di Alessandro Zabini, pp. 261, euro 13,00). Finora, le avventure di Emma, l’eroina del romanzo alla cui stesura Jane Austen mise mano nel 1803, s’interrompevano bruscamente lasciando ai lettori un misto di delusione e curiosità insoddisfatta. Ma oggi, grazie alla straordinaria e felice creatività di Joan Aiken, famosa e apprezzata autrice di sequel austeniani, quelle vicende trovano un compimento in un incantevole romanzo. E così Emma, dopo quattordici anni di assenza, fa ritorno nella sua famiglia d’origine dove si ritrova a dover assistere il padre, ormai vecchio e molto malato, e a farsi accettare dai fratelli, tra i quali i rapporti sono compromessi da piccole gelosie e invidie meschine. Ma come ogni eroina austeniana, anche la giovane Emma affronterà con coraggio e determinazione le difficili prove che la vita ha in serbo per lei.

Per gli appassionati del genere “Fantasy e Fantascienza”

* Il dono delle Furie * di Elizabeth Miles (Ed. Nord, trad. Claudia Lionetti, pp. 366, euro 16,50). In un piccolo paese come Ascension nulla passa inosservato e l’arrivo di tre ragazze bellissime, dal sorriso indecifrabile e dallo sguardo ipnotico, cui è impossibile resistere, non è da meno. La notizia è sulla bocca di tutti. Uno strano mistero le avvolge, nessuno le ha mai viste prima, nessuno sa dove vivano, ma soprattutto, nessuno immagina che quelle tre fanciulle conoscono i segreti di ogni abitante della città. Conoscono cosa nasconde Chase Singer, astro nascente della squadra di football, un bravo ragazzo, almeno all’apparenza. Sanno il segreto di Emily, che da qualche tempo ha una relazione con il ragazzo della sua migliore amica. Saranno proprio queste tre donne, all’insaputa di tutti, a donare due orchidee rosse, un avvertimento. Un dono che segna il destino di chi deve pagare per le proprie colpe. Il dono delle Furie.

* Dark Shadows. La maledizione di Angelique * di Lara Parker (Ed. Tre60, trad. di Eleonora Caldelli, Francesca Frulla e Claudia Valentini, pp. 434, euro 9,90). XVIII secolo, Isola della Martinica. Il destino di Barnabas Collins è segnato. Per sempre. È bastato uno sguardo alla giovane e affascinante Angelique Bouchard, ragazza sensuale, enigmatica e dagli occhi profondi come il mare, per far innamorare il giovane ufficiale. Angelique, a sua volta ammaliata dal raffinato rampollo, poche settimane dopo accetta di unirsi a lui in matrimonio. Prima di coronare il loro sogno d’amore, però, Barnabas deve intraprendere un lungo viaggio verso casa e ottenere la benedizione del padre. È soltanto al suo ritorno, un anno dopo, che Angelique fa una scoperta terribile: Barnabas ha smesso di amarla e ha già chiesto la mano di un’altra donna. Umiliata e accecata dalla gelosia, la ragazza scaglia contro di lui una maledizione: perché lei è un’adepta dello Spirito Oscuro, una strega esperta nell’arte della magia nera e in grado di condannare un uomo per l’eternità, trasformandolo in un vampiro.

Per gli appassionati del genere “Ragazzi”

* La ragazza che sposò il leone * di Alexander McCall Smith (Ed. Guanda, trad. di Giovanni Garbellini, pp. 96, euro 7,90). Una favola tradizionale africana riscritta da Alexander McCall Smith. Lo scrittore di origini scozzese – ma nato e cresciuto in Africa – dimostra ancora una volta la sua straordinaria abilità di narratore e tutto l’amore per il suo Paese. Chi meglio del creatore di Mma Ramotswe può accompagnarci in un viaggio nel cuore dell’Africa e del suo folclore? Magia, humor, meraviglia in un libro che Mma Ramotswe – la prima (e unica) investigatrice del Botswana – tiene sempre sulla scrivania!

cinzia
Mamma, lavoratrice full time, 45 anni, una figlia di 14 e la passione per la lettura ...

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