La recensione di Il tesoro greco di Irving Stone
La storia di uno dei più famosi ritrovamenti archeologici di tutti i tempi. Un uomo con un sogno, un uomo che amava le storie e la Grecia. Un sognatore che a dispetto delle umili origini e di un lavoro che nulla aveva a che fare col mondo degli studiosi, armato degli immortali versi di Omero, trova l’antica città di Troia e il famoso tesoro di Priamo.
Heinrich Schliemann nacque nel 1822 in Germania. Commerciante di umili origini con la spiccata capacità di apprendere le lingue in poche settimane, fece fortuna e sposò, in seconde nozze. una giovane greca, Sophia. Schliemann era convinto di poter individuare l’antica città di Troia seguendo le indicazioni e le descrizioni dell’Iliade. Tra mille ostacoli politici e burocratici, a dispetto di tutto e tutti, inizia gli scavi che porteranno alla luce una città che per datazione sembra corrispondere all’antica Ilio.
La mia opinione su Il tesoro greco di Irving Stone
Lessi per la prima volta questo libro a 10 anni grazie a una compagna di scuola che me lo prestò. Già all’epoca sognavo di fare l’archeologa e leggere la storia di Schliemann fu un’esperienza incredibile. Lo stile di Irving è bellissimo perché infonde vita e carattere a tutti i suoi personaggi rendendoli reali attraverso le pagine. Se amate le biografie e le avventure archeologiche o semplicemente se avete voglia di una bella lettura scegliete senza indugio questo libro.
Buona lettura.
Il tesoro greco
Irving Stone
Corbaccio, 2003, p.579, €. 19,00