Per tutti
* Lo scrittore deve morire * di Gianluca Morozzi e Heman Zed (Ed. Guanda, pp. 313, euro 18,00). Ubermensch Belasco è uno stravagante editore di Reggio Emilia e Francisco Portali uno scrittore reduce da un flop letterario. Quando Belasco convoca Portali è per commissionargli la stesura di quella che a sua detta è la “storia del secolo”. Peccato che a causa di un micidiale mix di antidepressivi e vino, l’intrattabile e smemorato editore faccia l’errore di chiedere la stessa cosa a un altro fallimentare autore, Ladislao Tanzi. Quando inevitabilmente si ritrova sulla scrivania due romanzi dall’identica trama, in un lampo di fantaeditoria, Belasco decide di assemblarli producendo così l’agghiacciante libro “Un premio da tredici”. I giovani Tanzi e Portali, nel demenziale tour promozionale che seguirà, saranno coinvolti in un’interminabile serie di situazioni losche e sgangherate. A far loro compagnia, tra gli altri, il bieco, gigantesco Lothar, ufficio stampa di Belasco; Arcovaldo Cacciapuoti, svaporato critico letterario dall’illustre passato; e l’inquietante Raul, il fan che nessuno scrittore vorrebbe mai avere.
* Mirtilli a colazione * di Meg Mitchell Moore (Ed. Garzanti, trad. di Enrica Budetta, pp. 320, euro 16,40), Burlington, Vermont. Il tavolo della colazione sembra un campo di battaglia. Uova strapazzate sbocconcellate, macchie di marmellata mista a yogurt, briciole di pane sulla tovaglia. In salotto giocattoli sparsi a terra e il pianto di un neonato. Ginny e William pensavano di non doversi più occupare di queste cose. Tutti i loro figli sono ormai grandi e se ne sono andati finalmente a vivere per conto loro. Il loro programma era quello di godersi in pace gli anni della loro vecchiaia, ma è bastato un solo, breve weekend perché la casa fosse improvvisamente invasa da tutta la loro progenie. La prima a presentarsi è Lillian, in fuga da un marito fedifrago, con al seguito la sua bambina di tre anni e il neonato Philip. Poi Stephen, accompagnato dalla moglie che scopre proprio in quel momento che la sua gravidanza è a rischio ed è costretta all’immobilità immediata. E infine Rachel, la figlia minore, che ha perso il lavoro e non può più permettersi le scarpe costose e l’affitto nel pieno centro di Manhattan. Dovevano fermarsi soltanto pochi giorni, ma sono diventati ospiti a tempo indeterminato. William e Ginny hanno di fronte a loro una lunga, lunghissima estate in cui, fra piatti rotti, urla selvagge, ma anche le carezze tenere delle dita paffute di un nipotino, devono imparare a conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto più complessi di una caduta dalla bicicletta e un ginocchio sbucciato.
* Grazie a Dio è gay * di Rosita Celentano (Ed. Salani, pp. 110, euro 8,90). I veri uomini esistono, e sono gay. Parola di Rosita Celentano, che in questa irresistibile, appassionata seconda puntata della sua “educazione sentimentale”, racconta che non c’è storia: chi si trova, per natura o per scelta, ad amare una persona del suo stesso sesso ha capito tutto della vita, delle relazioni e specialmente del valore profondo dell’amicizia. Partendo come sempre dalla propria esperienza, Rosita Celentano parla prima di tutto di esseri umani, fatti di intelligenza e sentimenti; parla del rapporto che la lega ai suoi amici gay, alla ricchezza e alla sincerità che lo caratterizzano; e si scaglia contro l’omofobia e il pregiudizio, sostenendo il diritto di ciascuno di vivere liberamente la sessualità senza subire discriminazioni, repressioni e violenze di alcun tipo. Il maschile e il femminile sono qualità intrinseche della personalità di ognuno di noi, e il rispetto di sé e degli altri comincia proprio nel riconoscere questa doppia natura. E allora, per essere davvero uomini, basta accogliere quel pizzico di femminile che ogni vero maschio si porta dentro: farà bene a loro e renderà felice qualunque donna eterosessuale.
Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
* La caccia * di Laura Pugno (Ed. Ponte alle Grazie, pp. 128, euro 14,00). In un giorno qualsiasi, nella città di Leilja, il cadavere di una donna rossa viene ritrovato nella modesta casa di un uomo. C’è molto sangue, ma non le appartiene: lo ha perso l’uomo, un ex miliziano che risponde al nome di Nord, ora scomparso. Suo fratello Mattias, che gli è legato dalla misteriosa e proibita pratica della telepatia, si avvia a seguirne le tracce, che lo portano sui monti selvaggi ed arcaici del Gora: un confine assoluto oltre il quale vivono imprecisate civiltà, un luogo dove la Natura è per sempre irredimibile, dove le rosse volpi sopravvivono a ogni furbizia dei cacciatori. È lì che scomparve un giorno il padre dei due ragazzi, è da quel luogo che discende la bellissima donna mutante che è stata ritrovata morta, è lì che vive un’enorme e imprendibile Bestia minacciando la vita dei cittadini, ed è lì che Mattias intuirà l’essenza nascosta della propria stirpe, la chiave autentica della propria esistenza, il senso della naturalità perduta per sempre eppure continuamente presente nel vivo, nel corpo di ognuno.
* Harlequin * di Laurell K. Hamilton (Ed. Nord, trad. di Alessandro Zabini, pp. 475, euro 18,60). Per un vampiro, ricevere una maschera bianca è un avvertimento, significa che potrebbe non vivere abbastanza da arrivare all’alba. E quella stessa maschera bianca Anita Blake l’ha ricevuta. Qualcuno si è introdotto in casa sua e ha lasciato il pacco. Anche Jean Claude, vampiro Master, per la prima volta sembra essere preoccupato, sconvolto dalla notizia. Perché quell’oggetto è il simbolo dell’Arlecchino, la setta di vampiri che ha ricevuto dalla Madre delle Tenebre il compito di punire chiunque infranga le leggi delle creature della notte. Di solito con la tortura o con la morte. Che cosa può aver fatto Anita per attirare la loro attenzione? I vampiri della setta non perdono tempo e usando i loro poteri occulti per manipolare le menti si sono impossessati della volontà di Jean-Claude e Richard che per poco non si uccidono a vicenda. Soltanto Anita può spezzare l’incantesimo che li tiene prigionieri, ma dovrà muoversi in fretta, prima che l’Arlecchino riesca a prendere il sopravvento anche su di lei.
Per gli appassionati del genere “Sentimenti”
* Il canto delle parole perdute * di Andrés Pascual (Ed. Corbaccio, trad. di Silvia Bogliolo, pp. 396, euro 16,40). Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell’appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell’inferno. Tokyo, febbraio 2011. Emilian Zach, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni Unite e sostenitore dell’energia nucleare, conosce una gallerista di arte giapponese ossessionata dall’idea di rintracciare il primo amore della nonna. Due storie parallele, destinate a incrociarsi in una finale che sorprende. Un libro commovente sulla forza dell’amore capace di superare ogni cosa. Una storia di speranza e determinazione, di abbandono e di coraggio, un romanzo sull’importanza di non dimenticare le tragedie del passato per affrontare le sfide del presente e scrivere il nostro futuro.
Per gli appassionati del genere “Storico”
* L’indovina di Istanbul * di Michael David Lukas (Ed. Longanesi, trad. di Elisa Banfi, pp. 322, euro 16,40). 1877, Costanza, sulle sponde del Mar Nero: è una notte di guerra e di razzia, ma anche di speranza. Mentre una divisione di cavalleria dello zar semina il terrore in città, nella casa di un venditore di tappeti ebreo viene alla luce una bambina. Si chiama Eleonora, e un’antica profezia prefigura per lei un destino straordinario. Eleonora cresce senza la madre e con un padre amorevole ma spesso assente, che la affida a una matrigna rigida e repressiva. Niente però può impedirle di mostrare il suo talento: a soli sei anni Eleonora ha una memoria prodigiosa e una grande abilità nel far di conto, ma soprattutto vive per i libri. È nei libri, e nelle diverse lingue in cui sono scritti e che lei impara senza alcuna difficoltà, che Eleonora trova il suo destino. Un percorso avventuroso, costellato di entusiasmi ma anche di tragedie, la porterà fino a Istanbul, maestosa capitale di un impero ormai in disfacimento, e quando inizierà a spargersi la voce dei suoi talenti, la ragazzina varcherà la soglia del palazzo del sultano, legando così indissolubilmente il suo destino a quello di un impero.
Fonte: infinitestorie.it