Uscite del 31/10

Per tutti

* Il segreto della creazione * di Gonzalo Giner (Ed. Salani, trad. di Andrea Carlo Cappi, pp. 336, euro 14,90). Yago è il figlio illegittimo di Luis Espinosa, un proprietario terriero senza scrupoli che non esita a uccidere la madre del ragazzo – una cameriera della moglie – cercando di far scomparire le tracce della sua nascita. Il cammino di Yago per risalire dal baratro di violenza e mancanza di affetti in cui è precipitato appena nato è durissimo. Alla ricerca di un po’ di stabilità e del riscatto per tutte le angherie e le privazioni subite, il destino di Yago s’incrocia più volte con quello del padre naturale che, dopo aver cercato di liberarsi di lui, decide di andare a cercarlo. Nel frattempo il ragazzo conosce per la prima volta l’amore, grazie alla giovane schiava Hiasy, ma anche questo gli viene brutalmente tolto. È soltanto grazie ai suoi amici che, dopo molte peripezie, Yago riesce a fuggire e iniziare una nuova vita a Napoli. Qui viene a contatto con il mondo dell’arte rinascimentale e scopre come mettere a frutto il suo talento con i cavalli, un talento da cui nasce un’impresa grandiosa: la creazione di una nuova razza equina destinata a rimanere nella Storia. Il racconto di una vita dura, avventurosa e commovente, un lungo percorso attraverso il silenzio e la desolazione, verso la scoperta e la rinascita, fino al superamento delle rigide barriere imposte dall’autismo e dalla sindrome di Asperger, per raggiungere il cuore dell’emozione.

* Lettera d’amore alla Scozia * di Alexander McCall Smith (Ed. Guanda, trad. di Elisa Banfi, pp. 360, euro 18,50). Al numero 44 di Scotland Street ci sono grandi cambiamenti. Domenica è partita per lo stretto di Malacca con l’intento di condurre una ricerca antropologica sui pirati e a occupare l’appartamento del quarto piano è arrivata la sua amica Antonia. Bruce si è trasferito a Londra e Pat, la sua simpatica inquilina, ha dovuto cambiare casa. Dopo ben due anni sabbatici, ha finalmente cominciato a frequentare l’università, dove conosce l’ennesimo ragazzo sbagliato. E il povero Matthew? Sempre innamorato di lei. Chissà che stavolta non venga ricambiato. Ma per fortuna c’è anche chi non si è spostato di un centimetro. Angus Lordie e il suo cane Cyril frequentano ancora le strade e i bar della New Town edimburghese, ma sentono la mancanza di Domenica e non legano affatto con l’intellettuale Antonia. Il piccolo Bertie, sassofonista prodigioso che a sei anni parla correntemente l’italiano, continua a deliziare i vicini con le note di As Time Goes By, mentre la madre Irene è quasi giunta al termine di una seconda gravidanza che ne ha esasperato il carattere non facile. In compagnia di questi e di moltissimi altri esuberanti personaggi – un architetto australiano, una giovane suora, un gruppo di studenti francesi – Alexander McCall Smith ci invita a seguirlo ancora una volta alla scoperta di Edimburgo e dei suoi segreti.

Per gli appassionati del genere “Cultura”

* Storia sentimentale dell’astronomia * di Piero Bianucci (Ed. Longanesi, pp. 312, euro 19,90). Talete cadde in un pozzo mentre passeggiava guardando la Luna. Tycho Brahe girava con un naso finto perché aveva perso quello vero in un duello. Keplero scoprì le leggi del moto dei pianeti ma faceva oroscopi per campare e salvare dal rogo la madre fattucchiera. Galileo frequentava case di piacere, ebbe tre figli da un’amante e, ormai vecchio, scoprì la bellezza di un amore intellettuale. Newton era invidioso e attaccabrighe, fu più alchimista e teologo che scienziato e come direttore della Zecca di Londra mandò alla forca decine di piccoli falsari. Einstein cancellò dalla sua vita una figlia avuta prima del matrimonio. Hubble, padre del Big Bang, da giovane era un pugile in corsa per il titolo mondiale dei medio-massimi. Con un rigore non privo di humour, Piero Bianucci racconta la meravigliosa avventura delle scoperte astronomiche legandola alle storie straordinarie di quanti, uomini e donne, l’hanno vissuta. Dallo sgomento dell’uomo primitivo nelle notti stellate alle grandi domande esistenziali dell’uomo moderno, il cielo continua a essere specchio dei sentimenti, della Ragione e della curiosità umana.

Per gli amanti dei piaceri della vita

* Come pensare (di più) il sesso * di Alain de Botton (Ed. Guanda, trad. di Ada Arduini, pp. 160, euro 12,00). Pur essendo uno degli argomenti più discussi nella nostra società, non sempre lo si tratta nel modo giusto; lo consideriamo uno degli elementi centrali della nostra vita, ma spesso non ci sembra all’altezza delle aspettative; lo troviamo estremamente gradevole, eppure capita che ci metta a disagio. Di cosa stiamo parlando? Ma del sesso, è ovvio. A portare un po’ d’ordine nella confusione di idee che accompagna l’atteggiamento contemporaneo nei confronti della sessualità ci aiuta, con questo libro, Alain de Botton, il quale afferma “l’importanza di un libro filosofico sul sesso” come strumento per mettere a fuoco la questione, per guardarla da una prospettiva più realistica. Se non esiste una “normalità” delle relazioni amorose e del desiderio, bisogna ritrovare un punto di vista oggettivo per raggiungere un equilibrio tra sentimenti e passione, tra avventura di una notte e impegno a lungo termine. Coprendo argomenti che spaziano dalla lussuria al feticismo, dall’adulterio alla pornografia, De Botton esplora con grande schiettezza i dilemmi moderni della sessualità e ci offre la consolazione di non essere i soli ad affrontarli.

* In principio era la tavola * di Adam Gopnik (Ed. Guanda, trad. di Bruno Amato, pp. 352, euro 18,00). “Non capisco come faccia una giovane coppia a iniziare la vita insieme comprando un divano o un televisore” disse una volta a Gopnik lo chef britannico Fergus Henderson. “Non lo sanno che la tavola viene prima?”. E Adam Gopnik lo sa benissimo: la tavola è il principio di tutto. È il luogo dell’alimentazione e quindi della vita, ma è anche il luogo per eccellenza dove raduniamo gli affetti e perpetuiamo le tradizioni; un luogo di cultura gastronomica e di intrattenimento godereccio. Ma non è sempre stato così. L’autore di questo libro ce lo racconta con dovizia di aneddoti e curiosità. Quando, al posto delle antiche osterie, sono nati i moderni ristoranti? Quando la Rivoluzione ha messo a disposizione dei francesi un buon numero di chef, i cui aristocratici datori di lavoro avevano fatalmente perso la testa. Quando nelle nostre cucine si è cominciato a sentire il bisogno di ricettari? Quando la cucina ha cessato di essere il dominio esclusivo delle donne che, per amore o per forza, si tramandavano le ricette di generazione in generazione. Il tema della tavola, insomma, va ben oltre le disquisizioni eno-gastronomiche tanto di moda negli ultimi anni e le moderne ossessioni alimentari. Gopnik ci rivela, attraverso la storia dei grandi chef e quella dei grandi vini, la centralità del cibo e del bere come elemento di civiltà e continuità del vivere; ci guida con l’entusiasmo del gourmet attraverso i percorsi del gusto, non senza regalarci qualche segreto della sua cucina.

Fonte: infinitestorie.it

Mamma, lavoratrice full time, 45 anni, una figlia di 14 e la passione per la lettura ...

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