Uscite del 15/11

Per tutti

* Regalo di nozze * di Andrea Vitali (Ed. Garzanti, pp. 160, euro 14,00). Ercole Correnti ha ventinove anni, tra qualche giorno si dovrà sposare, dopo cinque anni di fidanzamento. In una calda domenica d’agosto, mentre sta andando a cena dalla madre, sul lungolago vede una Fiat 600 bianca. È proprio uguale alla macchina sulla quale il piccolo Ercole aveva fatto il primo viaggio della sua vita. Con mamma Assunta, papà Amedeo e soprattutto lo zio Pinuccio. Indimenticabile, quella gita. Come era indimenticabile lo zio Pinuccio. “Nato gagà”, diceva sua sorella Assunta. Ma anche insuperabile cacciaballe, che millantava di essere mediatore d’affari per i grandi produttori di seta del comasco e se ne inventava d’ogni genere. Grazie ai suoi mirabolanti racconti, sapeva affascinare qualunque femmina gli capitasse a tiro. Soltanto dopo vent’anni Ercole riuscirà a scoprire i retroscena di quella che per lui bambino era stata una meravigliosa avventura, e che per il lettore è un viaggio negli anni del boom: quando la prima utilitaria era una grande conquista, e vedere il mare per la prima volta era un’emozione travolgente.

* Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico * di Luis Sepúlveda (Ed. Guanda, trad. di Ilide Carmignani, pp. 96, euro 10,00). A Monaco, Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix, con cui ha raggiunto un legame molto profondo. Raggiunta l’indipendenza dai genitori, Max va a vivere da solo portandosi dietro l’amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e perdendo la vista, è costretto a passare lunghe ore in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che dev’esserci un topo. Un’altra grande storia di amicizia nella differenza, che divertirà e commuoverà più generazioni di lettori, perché questa è la magia di Luis Sepúlveda.

* Il contratto * di Marco Vichi (Ed. Guanda, pp. 80, euro 7,90). C’è chi farebbe di tutto per pubblicare un libro e raggiungere il successo. Lo sa bene M. Ronzini, ormai da anni aspirante scrittore di belle speranze, con un armadio pieno di pagine scritte, ma poche possibilità di pubblicazione. Ma potrebbe essere arrivata la sua grande occasione: una non meglio precisata casa editrice lo chiama a colloquio nei suoi Uffici. Lo scopo? Commissionargli un libro senza eguali, destinato a un successo planetario. Niente di meno che la riscrittura di un’importantissima opera del passato, ma ribaltata nei suoi fondamentali significati. Il contratto, sia pur stringato, prevede enormi vantaggi, e il direttore degli Uffici prospetta al disorientato Ronzini grande onore, infinito successo e una valanga di soldi. E per metterlo in condizioni di consegnare presto la sua opera, gli fa arrivare a casa una dattilografa bellissima e provocante che si mette a sua disposizione.

Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”

* I custodi della biblioteca * di Glenn Cooper (Ed. Nord, trad. di Giovanni Arduino, pp. 450, euro 18,60). “Il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio”. Il silenzio in cui si sono suicidati gli scrivani di Vectis. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, la loro eredità è una data: il 9 febbraio 2027. Ma la giovane Clarissa non sa nulla di tutto ciò. Il suo unico pensiero è fuggire. Fuggire da quell’abbazia maledetta, per mettere in salvo il dono più prezioso che Dio le abbia mai concesso. “Il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro”. Il libro in cui è indicato il giorno del giudizio. Mentre il mondo s’interroga su cosa accadrà davvero il 9 febbraio 2027, alcune persone ricevono una cartolina sulla quale ci sono il disegno di una bara e una data: il giorno della loro morte. Proprio come all’inizio della straordinaria serie di eventi che avevano portato alla scoperta della Biblioteca dei Morti. C’è soltanto una differenza: tutte le “vittime” sono di origine cinese. È una provocazione? Un avvertimento? L’ultima verità non è mai stata trovata. Will Piper ha trovato la pace: sa che vivrà oltre il 9 febbraio 2027, e ha deciso di lasciarsi alle spalle l’enigma della Biblioteca di Vectis e la sua secolare scia di sangue. Almeno finché suo figlio non parte all’improvviso per l’Inghilterra e poi sparisce nel nulla. D’un tratto, per Will, ogni cosa torna a ruotare intorno all’origine della Biblioteca dei Morti. Lì dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà. Se il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio, se il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro, soltanto nella Biblioteca dei Morti si può trovare l’ultima verità.

* Frammenti di buio * di Steve Mosby (Ed. tre60, trad. di Federica Ressi, pp. 344, euro 9,90). È sempre stata la sua figura di riferimento, ed è per essere come lui che Neil Dawson ha deciso di diventare uno scrittore. Ma ora che il padre si è suicidato – senza lasciare nessun biglietto, nessuna spiegazione -, le sue certezze sono andate in frantumi. L’unico modo per esorcizzare il dolore è capire il motivo di quel gesto e, mentre è impegnato a mettere ordine tra le sue carte, il giovane scopre un vecchio romanzo, intitolato “Il fiore nero”. Anche Hannah Price ha da poco perso il padre, uno stimato detective della polizia, del quale lei ha seguito le orme, nella speranza di essere all’altezza della sua memoria. E l’occasione giusta per dimostrare il proprio valore è l’indagine sul suicidio di un famoso scrittore. Interrogando Neil, infatti, Hannah intuisce che quella morte potrebbe nascondere una verità insospettabile. Ma l’unico modo per svelarla è portare alla luce un passato oscuro che nessuno vuole ricordare e un segreto sconvolgente che, per decenni, ha ossessionato chiunque ne sia venuto a conoscenza.

Per gli appassionati del genere “Azione”

* Ferita letale * di Andy McNab (Ed. Longanesi, trad. di Isabella Ragazzi e Stefano Tettamanti, pp. 376, euro 18,80). Insieme hanno affrontato una missione pericolosa nella Germania dell’Est poco prima del crollo del Muro, quando tutti, inglesi, russi, francesi, americani, si affrettavano a vendere e comprare tecnologia per la difesa (o l’attacco?) per essere pronti ad affrontare il seguito della Guerra Fredda. E adesso che i suoi due vecchi compagni, Ken il Rosso e Dex, hanno bisogno di lui, Nick Stone non sa dire di no. Il piano, per i suoi due amici, è semplice: in un magazzino a Dubai si trovano, praticamente incustodite, due porte d’oro che Saddam Hussein si è fatto costruire prima della seconda guerra del Golfo. Si tratta di rubarle e consegnarle su una pista d’atterraggio al misterioso committente del furto. Qualcosa però va storto e i due ci rimettono la vita. Solamente Stone si salva e decide di vendicare i suoi amici, anche per placare il senso di colpa per non aver saputo proteggerli. Inizia così un’indagine durissima, che lo porterà nel cuore di una cospirazione internazionale, aiutato soltanto da un’avvenente giornalista russa d’assalto

Per gli appassionati del genere “Attualità”

* Ricchi e poveri * di Nunzia Penelope (Ed. Ponte alle Grazie, pp. 264, euro 13,50). Un paese ricco, abitato da poveri: questa è l’Italia della crisi. Un paese che dispone di una ricchezza privata da novemila miliardi, quasi cinque volte il debito pubblico: ma il debito è di tutti, la ricchezza di pochi. I dieci italiani più ricchi possiedono quanto i tre milioni più poveri, i primi venti manager guadagnano quanto quattromila operai, mentre gli stipendi medi sono a un soffio dalla soglia di povertà e mettono a rischio la sopravvivenza anche dei fortunati che hanno ancora un lavoro. Incrociando i dati economici con l’osservazione di fatti e tendenze, Nunzia Penelope mette per la prima volta a confronto l’Italia di chi può avere tutto con quella di chi non ha più niente: dagli stipendi d’oro ai sussidi dei cassaintegrati, dalla casa al cibo, dalla scuola alla salute, passando per le vacanze, l’abbigliamento, gli svaghi. Ne emerge un paese in cui la disuguaglianza ha raggiunto record impensabili, in cui convivono chi colleziona case e chi vive in camper perché non ha più una casa, chi fa shopping col jet privato e chi non può fare nemmeno la spesa, chi mangia a cinque stelle e chi si mette in fila alla Caritas. Un paese in cui la maggioranza stringe la cinghia e non vede l’uscita dal tunnel, mentre una ricca minoranza è già oltre la crisi, o non c’è mai entrata. Quanto potrà durare tutto questo, prima che gli esclusi rivendichino la loro parte?

Fonte: infinitestorie.it

cinzia
Mamma, lavoratrice full time, 45 anni, una figlia di 14 e la passione per la lettura ...

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