E nell’attimo in cui tutto finisce, niente finisce…
Questo film è una piccola fiaba che racconta l’animo delle donne.
Donne solidali, caparbie, ricche d’amore, amate e odiate, accarezzate e picchiate.
Donne che lottano e si fanno forza, che si stringono l’una all’altra in un grande abbraccio salvifico.
La recensione del film L’albero di Antonia
Antonia, alla fine della seconda guerra mondiale, torna insieme alla figlia Danielle nel piccolo paese d’origine.
Siamo nella campagna olandese, piatta, marrone, puntellata di fattorie e di piccole cittadine.
Antonia è una donna vigorosa e piena d’energia; prende in mano le redini della fattoria, riallaccia vecchie amicizie e ne inizia di nuove.
La sua fattoria è riparo sicuro per chiunque ne abbia bisogno e in poco tempo molte voci riempiono l’aia durante i pranzi all’aperto.
La figlia di Antonia, Danielle, partorirà una bambina, Therese, che a sua volta genererà Sara, voce narrante della storia.
La mia opinione sul film L’albero di Antonia
L’albero di Antonia è una grande saga familiare sull’amore e sul rispetto.
Gli uomini presenti non fanno una gran bella figura.
Sono spesso rappresentati come meschini, abbrutiti dagli appetiti primitivi, istintivi, privi di quella compassione femminile, di quell’empatia che rende le donne uniche e particolari.
Però ci sono anche uomini capaci di tenere testa a queste donne, di amarle, comprenderle ed aiutarle nei vari percorsi della vita.
Io lo trovo un film delizioso, come spesso lo sono i film che arrivano dall’Olanda.
Vincitore nel 1996 dell’Oscar come Miglior Film Straniero L’albero di Antonia è una storia di donne indipendenti, in anni in cui l’indipendenza di una donna era ancora un tabù da dileggiare durante le prediche domenicali in Chiesa, un film sulla diversità delle donne perché ognuna è un mondo a sé pur appartenendo all’universo femminile.
L’albero di Antonia ci insegna che le cose non finiscono ma si trasformano così come la morte non è una fine ma il principio di qualcos’altro.
Niente muore per sempre, rimane sempre qualcosa da cui nascerà qualcosa di nuovo.
Una storia poetica, ricca di vita, fatti e personaggi, che vale la pena vedere.
Una storia fatta da una donna per le donne.
Ci sono film che hanno il dono di colpire la mente degli spettatori e di essere ricordati anche a distanza di anni: L’albero di Antonia è uno di questi.
Buona visione.
Titolo originale Antonia’s Line; Genere: Sentimentale, Regia: Marleen Gorris, Cast: Els Dottermans, Jan Decleir, Marina De Graaf, Willeke van Ammelrooy, Dora van der Groen. Durata 93′ min.