Siamo tutte qui.
Ognuno con il proprio trofeo, più o meno in evidenza, e la cartella clinica sottobraccio. Tutte ordinatamente sedute, come a scuola per un richiamo dal preside. Qualcuna sfoglia una rivista, con l’espressione vaga e compiaciuta di chi sa che la passerà liscia. Qualcun’altra, invece, se ne sta a testa bassa, con le mani serrate in un intreccio nervoso. Come se dietro quella porta color pastello ci fosse davvero la minaccia di un’espulsione.
Siamo tutte madri nell’attesa di un’ecografia.
La recensione di Nessuno sa di noi di Simona Sparaco
Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di “sesso a comando”, di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo “corto”. Ha qualcosa che non va.
“Nessuno sa di noi” è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l’amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all’ultima pagina.
La mia opinione di Nessuno sa di noi di Simona Sparaco
Ho finito questo libro ieri sera, e ora mi trovo qui, su questa pagina bianca, a volerne parlare.
Non è facile descrivere un libro così.
Nessuno sa di noi è un libro doloroso, difficile. Una lettura non di certo leggera.
Ma è un libro meravigliosamente vero. Un libro che tocca un argomento, quello dell’aborto terapeutico, di cui in Italia ancora non si parla. Come non si parla, in generale, della morte di un bambino prima della nascita.
Simona Sparaco, con una lucidità giornalistica, affronta una difficilissima scelta di fronte alla quale nessuna mamma si vorrebbe mai trovare. Racconta il baratro che inghiottisce, le conseguenze emotive che ha su di lei e su chi gli sta intorno.
Il titolo è azzeccatissimo: “Nessuno sa di noi”. Perchè la società odierna impedisce di esternare questo tipo di lutto, anzi, neanche lo considera tale, e chiede a chi ne è investito di dimenticare in fretta.
E’ vero. Nessuno sa di loro e di chissà quante altre mamme e papà in Italia, in tutto il mondo, che quotidianamente devono affrontare un dolore tanto grande come questo. La morte di un figlio nel grembo. L’antitesi della vita.
Forse la mia non è la recensione più imparziale che esista, essendoci passata da quel dolore, seppur in modo totalmente diverso. Io non ho scelto. Ma le sensazioni che racconta Simona sono le stesse. Le emozioni di una donna a cui hanno strappato il sogno di mamma.
“E senza dubbi né figli, basteremo a noi stessi. Perché c’è ancora così tanto da esplorare intorno al nostro nido vuoto. Ed è stato imperdonabile, per un istante così lungo, averlo dimenticato.”
Nessuno sa di noi
Simona Sparaco
Giunti Editore, 2013, p. 265, € 12,00
Se vi è piaciuta questa recensione, potete acquistare il libro qui: