Per tutti
* Il sole ci verrà a cercare * di Ramona Ausubel (Ed. Garzanti, trad. di Roberta Scarabelli, pp. 364, euro 17,60). Lena è poco più che una bambina il giorno in cui vede per la prima volta il sole oscurato da una scia di aerei da combattimento nazisti. Le ali argentee luccicano brevemente sopra il suo shtetl, un minuscolo villaggio ebraico accoccolato nell’ansa di un tortuoso fiume al confine tra Romania e Ucraina. Si dirigono oltre le montagne. Poi, in lontananza, uno scoppio micidiale e, dopo, soltanto il silenzio. Lena e gli altri abitanti del paese credevano di essere in salvo in quello sperduto angolo di terra, credevano di essere stati dimenticati per sempre dal resto del mondo. Ma adesso il fiume ha cominciato a portare sulle loro sponde i detriti bruciati di altre vite, e, dal fango emerge anche una donna, scampata al massacro del villaggio al di là delle montagne. La straniera custodisce nei suoi occhi un mare di disperato orrore e gli abitanti capiscono che è soltanto questione di tempo prima che anche il loro cielo venga spezzato in mille frammenti azzurri. È tardi per fuggire ed è inutile costruire barricate. Solamente Lena sa che rimane un’unica cosa da fare: fingere che la guerra non ci sia, che non sia mai esistita. Ed è così che, aiutata dalla straniera, convince tutti a stringere un patto. Oggi è il primo giorno di una nuova esistenza, da questo momento il mondo ricomincia da capo e loro sono soli nel loro villaggio, circondati dal niente. Perché è soltanto il potere delle storie che alla fine, forse, li potrà salvare e riportare il sole nella loro vita.
Per gli appassionati del genere “Cultura”
* Sicilia. La fabbrica del mito * di Matteo Collura (Ed. Longanesi, pp. 214, euro 18,00). In questo nuovo libro dedicato alla sua terra d’origine, Matteo Collura affronta i miti che hanno reso celebre la Sicilia, ricercandone le origini e seguendone gli imprevedibili sviluppi. Viene così fatta luce su misteri e arcani che hanno reso e rendono la Sicilia una vera e propria fabbrica del mito, dal divino stupratore Plutone ai feroci boss mafiosi dei giorni nostri. Ecco quindi i protagonisti di leggende che ancor oggi condizionano la vita dell’isola: Salvatore Giuliano, i monaci “mafiosi” di Mazzarino, Giuseppe Genco Russo, il barone Agnello e il suo ineffabile sequestratore, il mago Cagliostro, il satanico Crowley, il padre dei surrealisti Raymond Roussel, Ettore Majorana e il barone Pietro Pisani, fondatore, in una Palermo lontana anni luce dalla ragione, della caritatevole ancorché eccentrica Real Casa dei Matti. Tra tanto incalzare di misteri, ecco i ritratti di donne che hanno cambiato il corso della storia (Franca Viola), e di uomini che furono vittime di fatali ossessioni femminili (Vincenzo Bellini). Chiudono degnamente la stravagante galleria il principe di Patagonia e i suoi mostri, eloquenti simboli di un destino geografico e storico le cui radici affondano in un contesto antico e severo, quello di una terra aspra che sa nutrire il silenzio e coltivare l’enigma.
* Lo scaffale infinito * di Andrea Kerbaker (Ed. Ponte alle Grazie, pp. 192, euro 16,80). “Fondare biblioteche” diceva Marguerite Yourcenar “è ancora un po’ come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito”. Da sempre, ogni biblioteca è un baluardo alla decadenza, un simbolo concreto con cui opporsi alla volgarità del presente. “Lo scaffale infinito” è un racconto che si snoda su un arco di oltre sei secoli, tra collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo. È un viaggio che annulla i confini di tempo e spazio: dall’umanesimo toscano al mondo globalizzato del terzo millennio, attraverso l’Europa rinascimentale e la Russia degli zar, gli Stati Uniti dell’esplosiva crescita economica di fine Ottocento e la sciagurata parentesi nazista. Incontriamo figure immense della storia letteraria, come Francesco Petrarca, con la sua straordinaria collezione di manoscritti e l’amore smisurato per Virgilio; personaggi più oscuri ma non meno importanti, come Hernando Colón, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, e Monaldo Leopardi, padre non amato di Giacomo; potenti cardinali come Federigo Borromeo e Mazarino, industriali dalle ricchezze favolose e attori squattrinati, come i primi stampatori di Shakespeare, inconsapevoli dell’eredità che avrebbero lasciato al mondo. A chiudere il cerchio, vero e proprio nume tutelare dell’amore per i libri, Umberto Eco, emblema di eclettismo ed esempio concreto dell’utopica “biblioteca universale” di cui favoleggiava Borges.
Per gli appassionati del genere “Thriller, Horror, Noir”
* Racconti neri * di Marco Vichi (Ed. Guanda, pp. 300, euro 18,00). Questa raccolta riunisce i racconti più “neri” di Marco Vichi. Vi si ritrovano le sue atmosfere e i suoi personaggi, e quella sua capacità di farsi ascoltare mentre narra vicende quotidiane e terribili dove all’improvviso qualcosa si incrina, un meccanismo si inceppa, e a poco a poco tutto diventa follia, assurdità, mistero, fino al piccolo, spesso del tutto inaspettato colpo di scena finale. Come in “Amen”, in cui un giovane ricco e nullafacente, che si gode l’eredità di famiglia senza un pensiero e senza un impegno, viene aggredito da un ometto bizzarro, che lo accusa di avergli ucciso l’amico più caro, il suo unico affetto. Eppure il ragazzo è certo di non aver mai fatto del male a nessuno. O in “Mio figlio no”, dove l’ossessione di un padre che teme l’omosessualità del figlio adolescente spinge l’uomo a una decisione crudele. O ancora in “Puttana”, una vicenda di sesso e vendetta ambientata nel famigerato villino romano frequentato dai gerarchi fascisti e dal Duce stesso, dove va a lavorare la giovane Simonetta, in arte Sissi, che ha un sogno segreto.
* L’ultima volta che l’ho vista * di Charlotte Link (Ed. Corbaccio, trad. di Alessandra Petrelli, pp. 384, euro 18,60). Galles, 2009. Una calda e bellissima giornata di agosto. Boschi e colline solitarie da una parte, la potenza del mare dall’altra. Vanessa e Matthew Willard, in viaggio da Holyhead a Swansea, si fermano in un parcheggio isolato. L’uomo si allontana per pochi minuti, e al suo ritorno scopre che la moglie è scomparsa senza lasciare traccia. Matthew non sa che è stata rapita: il suo sequestratore, Ryan Lee, la rinchiude in una grotta nella “valle della volpe”, un luogo isolato che lui solo è in grado di raggiungere, ma viene arrestato e incarcerato per un crimine precedente. Di Vanessa non si sa più nulla, e il marito sprofonda nell’incubo dell’incertezza. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Tre anni dopo, Ryan viene rimesso in libertà, ma qualcuno pare abbia ordito una trama spaventosa, un’orribile vendetta per gli errori del suo passato: sua madre e la sua ex fidanzata vengono inspiegabilmente aggredite, e un’altra donna viene rapita “replicando” nei minimi dettagli la scomparsa di Vanessa Willard.
* Anger * di Isabel Abedi (Ed. Corbaccio, trad. di Anna Carbone, pp. 224, euro 16,40). Ce l’hanno fatta: tre settimane su un’isola deserta al largo di Rio de Janeiro, dove telecamere nascoste li riprenderanno ventiquattr’ore su ventiquattro: saranno attori di un film dalla trama ancora segreta. Sono dodici ragazzi e ognuno di loro ha un motivo particolare per partecipare al reality, un sogno da coltivare e qualche segreto da nascondere. L’isola è un paradiso, ma ben presto i ragazzi scoprono di dover ricoprire un ruolo inquietante: undici di loro saranno infatti vittime e uno l’assassino. È soltanto un gioco, nessuno morirà per davvero, eppure quando Joker, uno dei partecipanti, viene trovato sfracellato sugli scogli, gli altri capiscono che il film dei loro sogni si è trasformato in un horror.
* Il colpevole. Verdetto finale * di David Ellis (Ed. tre60, trad. di Susanna Molinari, pp. 412, euro 9,90). Jason Kolarich aveva tutto: una brillante carriera di avvocato, una moglie splendida e una figlia adorabile. Poi non gli è rimasto niente. Mentre lui vinceva in aula il caso più eclatante degli ultimi anni, un tragico incidente gli strappava via la famiglia, trascinandolo in una spirale di sensi di colpa e rimpianti. In poco tempo, la gloria e la fama hanno quindi lasciato il posto all’anonimato e alla mediocrità. In una situazione del genere, sarebbe da pazzi rifiutare una cifra da capogiro – 150.000 dollari – per assumere la difesa in un caso di omicidio. Ma ci sono molti punti oscuri: i soldi gli sono stati offerti da un certo Mr Smith, un uomo misterioso dal cognome fin troppo comune; l’imputato è Sammy Cutler, un suo vecchio amico d’infanzia, che non ha mai avuto un soldo in tasca e con il quale ha un conto in sospeso; e, soprattutto, le prove in mano all’accusa sono schiaccianti. Sammy, infatti, si è vendicato dell’uomo che, molti anni prima, era stato sospettato di aver rapito e fatto sparire la sua sorellina. Perché allora ingaggiare proprio lui? E chi ha interesse a salvare Sammy dalla pena di morte? Jason scoprirà presto che quel caso nasconde molti segreti e che la verità, a volte, è meglio che rimanga sepolta, per sempre.
Per gli appassionati del genere “Letteratura al femminile”
* Risveglio * di Anne Rice (Ed. Longanesi, trad. di Francesco Saba Sardi, pp. 238, euro 14,90). Torna a quasi vent’anni dalla prima edizione italiana il capitolo iniziale della “Trilogia dei sensi” di Anne Rice. La regina dei vampiri, si cimenta questa volta con le mille sfumature dell’eros. Vittima di un perfido incantesimo, la principessa Bella ha dormito per cent’anni e tutti coloro che hanno tentato di svegliarla sono morti nell’impresa. Ma poi è arrivato lui, il Principe, affascinante e spietato, e Bella si è svegliata dal suo sonno secolare. Ora lei gli appartiene totalmente, ne è diventata la schiava, e dovrà seguirlo alla corte della regina Eleonora, madre del principe. Qui, in un ambiente raffinato e perverso, altri giovani di sangue reale imparano a conoscere il piacere e il dolore. Sopraffatta dal desiderio e dalla passione, Bella diventa la favorita del Principe e della sua amante, la crudele Donna Giuliana, e sperimenta i rigori della Sala d’Addestramento e le spietate prove della Sala delle Punizioni. Ma alla corte l’aspetta anche un sentimento nuovo, che ha gli occhi dolci e profondi di un altro schiavo come lei. L’amore però è proibito agli schiavi e la punizione per chi vi cede può essere molto crudele.
Per gli appassionati del genere “Storie vere”
* Io e Lucio Battisti * di Pietruccio Montalbetti (Ed. Salani, pp. 254, euro 13,90). Un prima e un dopo. Come tutti i grandi artisti, Lucio Battisti ha lasciato un’impronta indelebile nella musica italiana: le sue indimenticabili e rare apparizioni televisive, la sua voce asciutta e fragile, i testi semplici eppure così radicalmente diversi e innovativi, una composizione musicale complessa, accurata, dall’effetto struggente. Lucio Battisti è un autore che ancora oggi ascoltiamo senza esserne mai sazi. In tanti hanno scritto di Lucio Battisti, ma in pochi lo conoscevano davvero; la sua musica è stata discussa, analizzata, amata o odiata, ma dell’uomo si è detto soltanto quello che la sua profonda riservatezza permetteva. Pietruccio Montaibetti, chitarra leader dello storico gruppo dei Dik Dik, è stato il suo primo grande amico a Milano. Questo libro è il racconto di un’amicizia lunga una vita, tra momenti di quotidiana leggerezza e grandi svolte professionali: il primo incontro in una sala parrocchiale adattata a studio di registrazione; un Natale trascorso in famiglia; le gite e le passeggiate; l’inizio del sodalizio artistico con Mogol. Un libro fatto di ricordi che, oltre all’artista, rende giustizia all’uomo Lucio Battisti e al suo mondo di emozioni, timidezze, determinazione e talento.
Per gli appassionati del genere “Ragazzi”
* Il passaggio dell’orso * di Giuseppe Festa (Ed. Salani, pp. 216, euro 14,90). Kevin, studente metropolitano svogliato e tecnologico e Viola, aspirante naturalista che vive in campagna, si ritrovano al Parco Nazionale d’Abruzzo per lavorare come volontari insieme al guardaparco Sandro. La loro storia si intreccia con quella di un giovane orso rimasto orfano che, senza la guida della madre, non riesce a cavarsela da solo nella foresta. Un bracconiere, che sembra essere sempre un passo avanti ai due ragazzi, gli dà la caccia, e l’orso si ritrova a giocare con il fuoco. Perché il Parco è terreno d’affari per molti, e qualcuno sta tramando nell’ombra per sterminare gli ultimi, preziosissimi esemplari di orso marsicano. Il più antico Parco italiano diventa teatro di un legame indelebile tra un ragazzo e un cucciolo d’orso.
Fonte : infinitestorie.it