Se ti abbraccio non aver paura, Fulvio Ervas

“Sai Odisseu, con certe persone la vita si è confusa all’ultimo istante”.
“In che senso?”.
“Ha sbagliato una virgola, ha messo il punto dove non doveva esserci. Ha dimenticato un occhio, un orecchio, un po’ di cervello, una mano. Si è confusa, si è fermata un millimetro prima. Mancanze lievi, rispetto a tutti gli impegni che ha la vita”…

 

 

 

Franco e Andrea sono padre e figlio e decidono di fare un viaggio in America, insieme, su una moto, tutto normale all’apparenza tranne che Andrea è autistico , a prima vista uguale a qualunque ragazzo diciottenne ma profondamente diverso nel modo di rapportarsi con il mondo esterno.

Di questo diario di viaggio trascritto dal giornalista Fulvio Ervas si è molto parlato e ne abbiamo chiacchierato anche io e Nicoletta quando insieme al resto dello staff abbiamo deciso il tema del mese, ne è uscita questa conversazione :

E: a me a volte la perfezione di questa vacanza pare un po’ finta, ma ragionando mi son detta è una vacanza non la vita reale
N: perchè ti pare un po’ finta?

routeSi, forse sono fortunato. Ma su Andrea bisogna essere più prudenti. Io mi immergo nella sua vita ogni giorno, non i dieci minuti che intravedono gli altri, Credo che soffra, e sarei felice soltanto se riuscissi a liberarlo da questa prigione che lo circonda.

 

 

 

 

E: mi pare tutto troppo perfetto, probabilmente è la trasposizione del giornalista che ha romanzato e tolto enfasi ai momenti critici
N: sì c’è da considerare in effetti che non è scritta direttamente da Franco ma dal giornalista
E:io con una figlia normale sclero cinque volte al giorno per dire, mi dicevano le amiche del gruppo di lettura che c’è un altro romanzo scritto da un  giornalista con figlio autistico e quello è molto più crudo
N: ma trasposto da giornalista o è il giornalista il babbo?
E: giornalista il babbo
N: ecco, in questo caso non lo è
E:infatti credo anch’io che nel trasporre per forza di cose si tenda a romanzare un pochino, al di la di questo mi è piaciuto molto
N:sì sì, anche a me….. ma non ti nascondo che ho pensato anche alla mamma in Italia, al suo cuore grande e a quanto deve essere stata in pensiero…
E: vero non deve essere facile lasciare andare tuo figlio così … mamma mia se penso che quando se ne va un pomeriggio col suo babbo dopo un po’ mi manca e quando c’è ci urliamo ogni due minuti
N: appunto
E:e comunque coraggioso pure lui
N: tantissimo… infatti mi piacciono i punti in cui riflette “oddio, ma se mi succede qualcosa”… perchè sembra davvero “vero”
e tra l’altro tutto l’amore c’è nell’incontro tra il figlio e la ragazza… io non ce l’avrei fatta ma secondo me invece lui ha fatto una scelta d’amore incondizionato
E:mi ha fatto molto riflettere sul fatto che bisogna avere il coraggio di lasciarli andare e fare le loro esperienze
N: cavoli sì!
E:io che tremo solo al pensiero di vederla adolescente
N:non me ne parlare, ieri ad una festa ho visto due ragazzini sui dieci anni fratelli che si menavano e ho pensato a quanto testosterone ci sarà tra qualche anno in casa nostra.
E:e io avrò una femmina nevrotica in balia di se stessa e dei compagni testosteronici
N: ottime prospettive
E: non devo pensarci ohmmmm , andiamo per traguardi ora dobbiamo affrontare elementari e compiti , ma anzi fammi godere degli ultimi due mesi d’asilo.
Io e Nico ci siamo accorte  che alla  fine non abbiamo parlato di “diversità” , forse perchè questo racconto è talmente dentro la vita quotidiana della coppia padre figlio che invece che notarne le differenze ci siamo buttate sulle ansie tipiche di ogni madre.

Impreco, ma lo amo. Non so di cosa sia fatto questo amore. Credo che nessun genitore possa rispondere facilmente a questa domanda.

Se ti abbraccio non aver paura
Fulvio Ervas
Marcos y Marcos, 2012, p. 319, €. 17,00
ISBN-10: 8871686144

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Elisa
over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

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