A me venne voglia di aprire completamente la cartella e scoprii che si componeva di quattro parti, e non di tre come avevo creduto fino a quel momento. Volevo verificare quanto fosse grande e fu allora che vidi spuntare dalla fessura l’angolo di quella che sembrava una fotografia.
Tutto inizia con il ritrovamento di una fotografia gelosamente custodita dalla mamma, una fotografia e tanti altri piccoli indizi che fanno vivere Veronica nell’ombra di una sorella nata morta. Una sorella che la madre continuerà, segretamente, a cercare perché in cuor suo ha sempre saputo che quella bambina, in realtà, le è stata strappata via alla nascita e, solo durante la malattia della mamma, Veronica capisce che è giunto il momento di mettersi sulle orme della sorella, di mettere insieme i pezzi raccolti, negli anni, dalla mamma.
Vedrai che arriva un momento in cui i pezzi iniziano a incastrarsi da soli, senza che tu debba forzare le cose.
Appena finito il libro non ho potuto fare a meno di chiedermi se mi fosse piaciuto o meno e, dopo due giorni, ancora in riesco a darmi una risposta. È un libro scorrevole che si legge velocemente, ma non sono riuscita a immedesimarsi nei protagonisti dell libro, non sono riuscita a “vivere” quell’angoscia e disperazione che si dovrebbe provare vivendo una storia così drammatica. Sembra quasi che per i protagonisti non sia poi così importante arrivare alla verità….“che sia un bene o un male, lo si capisce più tardi, quando la vita si è trasformata in una montagna che non può disfarsi”.
Entra nella mia vita
Clara Sánchez
Garzanti, 2013, p. 446, €. 18,60
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