Un albero di piume di canarino, Janosch

“Un giorno Scavolino indossò le sue braghette,
prese un secchio,
una paletta,
un grande annaffiatoio verde
e il lungo rastrello
della mamma,
e andò dal giardiniere Caproni perchè voleva diventare anche lui un giardiniere.”

Scavolino è una talpa e vuole diventare giardiniere. Un giorno chiede al giardiniere Caproni consigli su come diventarlo.

Caproni gli spiega che se pianta un seme di mela, nascerà un melo, se pianta un seme di susina nascerà un albero di susine e allora lui decide di piantare una piuma, sperando che nasca un albero di piume di canarino.

Poi semina un orsacchiotto di gomma e spera nasca un albero di gomma.

Ed infine seppellisce un bottone della giacca di papà nella speranza di un albero di papà.

Rimane deluso quando con i suoi amici si accorge che non nascono le piante che pensava…

Altro protagonista di questo racconto è la lepre Valeriana che Scavolino vuole catturare, anche se è una lepre molto tranquilla e gentile.

 

“Spinti dall’avidità di soppiatto i malandrini attraversan la città.

Con il secchio e con la vanga, vanno a caccia per di qua,

con la corda e con la stanga.

Una fossa han da scavare, o ingenui ragazzetti, per la lepre accalappiare!

Ma… chi la fa l’aspetti!”

 

Sventuratamente Scavolino e il cavallo finiscono nella trappola costruita per la lepre, e sarà proprio lei a salvarli. Bellissima la morale di questa storia, la bontà d’animo trionfa sempre.

Scavolino è un personaggio molto divertente, come la maggior parte dei protagonisti delle storie di Janosch, in cui i bambini possono riconoscersi.

Buona lettura
Età di lettura: -8
Un albero di piume di canarino
Janosch
Mondadori, 1988, p. 44
ISBN 88-04-31802-3

Per acquistare:

angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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