Si sentiva come uno spettatore affacciato sulla vita di un altro.
Luana Troncanetti ci regala dieci brevi racconti.
Ironica, pungente e mai banale, la sua scrittura ci dona dieci ritratti di vite diverse tra loro.
Ogni racconto è un piccolo mondo in cui il lettore entra e di cui percepisce solo una parte.
Eh, già.
La forza, se così si può dire, di questi racconti è proprio nel loro essere inaspettati nel finale.
L’autrice sembra portare il lettore in una direzione, grazie anche a dei titoli azzeccatissimi, e poi nel finale tutto si ribalta e non c’è racconto in cui non ci si sorprenda per la piega presa dalla trama.
Agrodolce è un libro breve che si legge davvero in un’oretta ma ha il pregio di non scadere mai nel banale.
Alcuni racconti li ho preferiti ad altri.
Molto divertente Benvenuti a Cabot Cove perché con ironia dà voce ad un pensiero comune a molti.
Il racconto che ho preferito è sicuramente Libertà perché l’ho trovato perfetto nei tempi e nelle parole usate.
Trovo solo una pecca, se così si può dire, nel libro della Troncanetti: a volte ho trovato il testo appesantito da una eccessiva verbosità.
E’ anche vero che l’autrice ammette, in una riuscitissima prefazione, di essere una logorroica da manuale e quindi è apprezzabile il suo sforzo di tagliare e limare gli eccessi ma forse, a mio giudizio, una sintesi maggiore avrebbe accentuato la sorpresa nel finale e reso alcuni passaggi più agili.
Buona lettura.
Agrodolce – Assaggi di vita in dieci racconti
Luana Troncanetti
Formato Kindle, €. 0,99