La gobba del cammello, Rudyard Kipling

“Da quel giorno il Cammello porta sempre l'”Ob” (noi lo chiamiamo gobba); e non s’è rifatto mai dei tre giorni perduti nel principio del mondo; e ancora non ha imparato a comportarsi come si conviene.”

Una favola che ho amato molto da piccina, raccolta in un volume dell’enciclopedia I Quindici, che ho letto e riletto infinite volte.

E’ la storia di un cammello che viveva nel deserto ed era molto pigro, non voleva lavorare e non faceva nulla.

Ad ogni domanda rispondeva sempre “Ob”.

Alle richieste del cavallo e del bue, la risposta non cambiava. Lui non voleva aiutare nessuno e per loro il lavoro aumentava.

Gli animali e l’uomo invitano il cammello ad una conferenza, ma quest’ultimo se ne va quasi subito.

All’arrivo del Genio del deserto gli animali gli raccontarono tutto e il Genio decide di punire il cammello mettendogli una “gobba” per sempre.

Il cammello continuava a non comportarsi in modo corretto e da allora non si separò mai più dalla sua “ob”.

Ovviamente ho sempre saputo che non è il vero motivo per cui il cammello ha la gobba, ma è un modo fantastico per vedere la realtà e soprattutto mi faceva riflettere sull’essere buoni e aiutare gli altri.

Buona lettura.

La gobba del cammello
Rudyard Kipling
Mursia, 1990, p.24

Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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