L’ultimo libro che ho letto parla di libri e di un percorso di vita accompagnato da questi meravigliosi compagni di viaggio.
Brianda è una donna normale, occupata in una grande casa editrice e impegnata fortemente nel lavoro. Accade che un giorno, improvvisamente, tutte le sue certezze vengano meno: le comunicano il licenziamento in una pausa pranzo ordinaria, senza preavviso come spesso succedono i grandi cambiamenti della vita di ognuno di noi.
Banale dire che quando si chiude una porta c’è la possibilità che possa aprirsi un portone, ma per Brianda è proprio così: decide di lasciare l’appartamento di Madrid per concedersi una pausa a tempo indeterminato e ritrovare la propria essenza per fare della sua vita un’opera d’arte. Come in ogni appuntamento importante della sua vita, lascia al caso e ai suoi amati libri la facoltà di decidere per lei: si avvicina alla sua libreria,sceglie un testo a caso e si lascia consigliare dalle parole lette.
Parte per il suo viaggio e il destino la porta in un piccolo paese lungo il cammino per il santuario di Santiago de Compostela; un posto strano e bellissimo, circondato da montagne e paesaggi mozzafiato e popolato di personaggi interessanti e misteriosi. La sua vita riparte da una piccola libreria bellissima, il cui proprietario è in attesa di cederla a chi si mostrerà degno; inizia perciò a lavorare lì in cambio di ospitalità.
Riceverà molto più di quello che aveva ipotizzato, accrescendo la sua vita di fatti ed emozioni.
Questo libro è pieno di citazioni, potrei addirittura dire che ce ne sono troppe: ogni pagina, ogni riferimento fanno leva su frasi e pagine famose o meno. Autori, titoli, passaggi importanti e significativi camminano paralleli allo sviluppo della storia, come angeli custodi a cui appoggiarsi nel momento del bisogno. Voltaire, Epitteto, Fernando de Rojas e chi più ne ha più ne metta: una giostra meravigliosa a cui appellarsi sempre.
Brianda esce dal suo bozzolo e si trasfoma in farfalla, anche diventando madre e sconfiggendo molte delle sue paure personali.
Ab ovo usque ad mala, dalle uova fino alle mele:
La vita non si vive ad intervalli, generalmente. La vita è ostinata, per vivere c’è bisogno di perseveranza. Nessuno ha mai detto che le cose fossero facili. Chi ha avuto una vita facile? E soprattutto: che cosa significa avere una vita facile?
Un libro intenso, coinvolgente, un bel testo per le donne e per chi pensa di volerle conoscere ancora un po’ di più.
E alla fine successe qualcosa di meraviglioso
Sonia Laredo
Mondadori, 2014, p. 348, €. 13,60
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