Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all’opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di là, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell’asino di barcaiuolo che non compariva.
Piccolo mondo antico, primo di una tetralogia, fu scritto nel 1895.
Considerato il capolavoro di Antonio Fogazzaro è uno dei più bei libri sul risorgimento italiano.
La recensione di Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro
Siamo in Valsolda, sulle sponde del lago di Lugano.
In una giornata nebbiosa e piovosa.
C’è un pranzo a casa della Marchesa Orsola Maironi dove sono invitati alcuni degli esponenti della politica locale.
Tra gli ospiti c’è anche Franco, nipote della Marchesa.
Il giovane è un sostenitore del risorgimento mentre in molti difendono gli austriaci.
Siamo negli anni tra il 1850 e il 1859.
La Marchesa è una donna all’antica che crede fermamente nel matrimonio tra pari.
Franco invece si innamora di una ragazza del popolo e, pur osteggiato dalla zia, decide di sposarsi ugualmente.
La zia però lo disereda.
Il matrimonio tra Franco e Luisa procede bene e presto nasce una bambina soprannominata Ombretta.
Intanto Franco viene mandato in carcere a seguito di una perquisizione ma subito liberato grazie alle conoscenze della zia.
Il rapporto tra Franco e Luisa è però messo a dura prova da una disgrazia che li colpisce.
I due si allontaneranno e Franco deciderà di partire nella guerra contro l’Austria ma alla fine l’amore trionferà.
La mia opinione su Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro
Piccolo mondo antico l’ho letto da piccola, credo alle elementari.
Un romanzo molto bello, di quelli che rimangono in mente e di cui si ricordano stralci anche dopo tanti anni.
La prosa di Fogazzaro è perfetta e oscilla egregiamente tra l’ironia e il dramma sapendo ben descrivere i moti dell’animo e le sfumature dei suoi personaggi.
Un libro forse poco popolare negli ultimi anni ma che andrebbe letto per due motivi: la bella scrittura e la rievocazione di una parte di storia italiana che tende ad essere dimenticata e messa in secondo piano.
Un classico non deve essere solo una bella storia ma, a mio avviso, deve anche far riflettere su tematiche specifiche e Piccolo mondo antico fa rivivere i sogni e le speranze dei giovani che sognavano un’Italia libera e non più sotto il giogo degli austriaci.
La serie tv Piccolo mondo antico
Il romanzo ebbe una prima trasposizione cinematografica nel 1941 per la regia di Mario Soldati con Alida Valli come protagonista.
Svariate furono anche le riduzioni televisive.
La prima nel 1957 con Paola Borboni e la voce di Giorgio Albertazzi, nella parte di Fogazzaro.
Nel 1983 la Rai firma un’altra riduzione televisiva del romanzo per la regia di Salvatore Nocita e nel 2001 la più recente di Cinzia Th Torrini andata in onda su Canale 5 con Virna Lisi e Claudia Pandolfi.
Piccolo mondo antico
Antonio Fogazzaro
Garzanti Libri, 2009, 353 pag., € 9.00