Nulla si distrugge, Simone Giraudi

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In un futuro lontano un droide lascia un messaggio per gli umani.
Quella che dovrebbe essere una breve nota robotica si trasforma in un lungo racconto dove l’affetto e l’abbandono, sentimenti umani, diventano i compagni del droide.
Può una macchina sentire e soffrire? Cosa prova?

Nulla si distrugge è un racconto ambientato tra astronavi ed intelligenze artificiali.
La terra come la conosciamo non esiste più ed anche la razza umana ha visto giorni migliori.
La società robotica presentata dal droide è una società dominata dal lavoro: si produce, si riposa.
Tutto uguale, tutto come prestabilito.
Nessun legame particolare è consentito.
Eppure il droide stabilisce un contatto con un altro robot.
E nel suo animo nasce un sentimento d’affetto molto profondo.
Un droide sa gestire i sentimenti, la gioia e il dolore?

La lettura del racconto è stata piacevole, il gergo tecnico è presente e cala il lettore nella giusta atmosfera.
Avrei preferito però un breve excursus su quest’universo nuovo, sulla vita che vi si conduce: insomma avrei voluto più dettagli.
Per il resto il racconto del droide è abbastanza credibile e il robot che prova sentimenti è un clichè che funziona sempre nel mondo fantasy.
Buona lettura.

Nulla si distrugge
Simone Giraudi
Youcanprint, 2015, p. 62, €. 6,63

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Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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