Anna, Niccolò Ammaniti

In una Sicilia in rovina, annientata da un virus letale, Anna una tredicenne parte alla ricerca del fratellino Astor, rapito dai bambini blu.

Gli orologi non funzionano, non c’è elettricità, c’è solo devastazione.

Inizia il suo viaggio tra boschi, città abbandonate e come guida ha solo il quaderno le“Cose Importanti” che le ha lasciato la mamma prima di morire, raccomandandosi di insegnare  al fratello a leggere.

Le regole che aveva non bastano, dovrà inventarne delle nuove e come dice lei:

“la vita non ci appartiene, ci attraversa.”

Il virus chiamato “la Rossa” colpisce solo gli adulti non i bambini. Un mondo di fame, di solitudine, dove sono rimasti solo bambini che devono imparare ad arrangiarsi,  alla ricerca di un ancora di salvezza, di una speranza e non di una sconfitta. Una Sicilia vuota, senza cibo né acqua, che Anna e Astor devono abbandonare per raggiungere il continente dove forse c’è la cura, bisogna almeno provarci.

Bellissimo il rapporto tra i due fratelli, molto uniti tra di loro e quello con altri due amici che incontrano nel loro cammino il cane maremmano Coccolone, che sembra non morire mai e Pietro di cui Anna si innamora.

“Adesso capiva cos’era l’amore, quella cosa di cui si parlava tanto nei libri della mamma. L’amore sai cos’è solo quando te lo levano. L’amore è mancanza.”

Anna è una ragazzina dolce, che capisce che la vita è fatta di piccole cose, di attese e di speranze, che sa che il virus si impossesserà di lei appena diventerà adula.

Sono rimasta un po’ colpita dalla crudezza di alcune immagini, cadaveri ovunque, esplosioni, cani randagi, case vuote.

Buona lettura.

Anna
Niccolò Ammaniti
Einaudi, 2015, p. 280, 19 euro

Per acquistare:

 

Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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