Punto, a capo, Teresa Manes

Il mio «punto zero» — dal quale sono ripartita — l’ho trovato nella paura di impazzire per il dolore provato a causa della perdita subita.

La recensione di Punto, a capo, Teresa Manes

È il 20 novembre 2012: un ragazzo di 15 anni, vittima di bullismo, si toglie la vita impiccandosi con una sciarpa nella sua casa di Roma.
Il suo nome è Andrea Spezzacatena. Il suo nome però lo ricorderanno in pochi perchè fin da subito tutti iniziano a chiamarlo “il ragazzo dai pantaloni rosa”, alimentando così allusioni e pregiudizi che pesano come macigni.

In questo libro però non si parla di questo. Non si parla della morte di un figlio. Teresa ne ha già parlato in “Andrea oltre il pantalone rosa” (2013, Graus Editore).

In questo libro si parla della vita di una madre che resta.

La mia opinione su Punto, acapo, Teresa Manes

Teresa Manes ci offre una testimonianza lucida di sopravvissuta. Tra le sue pagine la accompagnamo nel faticoso cammino di elaborazione del lutto e di ricerca di un senso a tutto questo dolore, dovendo fare i conti con l’assenza quotidiana e i sensi di colpa da superare.
Un cammino difficile, che Teresa intraprende per se stessa, e per la sua famiglia, per il fratello, che è rimasto e cerca anche lui di dare un senso ad una cosa che forse un senso comprensibile non ce l’ha.

La tristezza è una lacrima che scende dal cuore. Perché si piange in due modi: con gli occhi e con il cuore. Con gli occhi, per i fatti che vediamo e viviamo, e con il cuore perché è lui a dare la scossa al pianto. La tristezza può viverla chiunque. Puoi nascere triste oppure puoi diventarlo, ma se conosci la tristezza non sei più libero perché non puoi più scappare. In quel giorno, il più brutto che ho vissuto, quello di quel «fatto», non mi sono sentito più le gambe.

L’autrice

Teresa Manes, laureata in Giurisprudenza ed esperta in Scienze criminologiche e Pedagogia forense, è impegnata attivamente in progetti di sensibilizzazione su bullismo, cyberbullismo e disagio giovanile, partecipando a campagne di prevenzione di rilievo nazionale in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni: è presidente dell’AIPREB, Associazione italiana prevenzione bullismo.

PUNTO, A CAPO
La vita dopo il suicidio di mio figlio

Teresa Manes
Erickson, 2016, p. 104, € 14.50
ISBN: 9788859010029

Nicoletta
Classe 1983 anni, romagnola, mamma di due splendidi bambini e di una stella nel cielo. Programmatrice, lettrice e multitasking (o almeno ci si prova!) Mi piace la lettura da sempre, ho voluto una libreria ampia e spaziosa nella casa nuova, che accogliesse tutti i miei libri. A natale, stufo dei libri accatastati ovunque, mio marito mi ha comprato un ereader. Ed è stata la fine…..

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