Due giorni dopo, ricevette un pacchetto che aprì sul tavolo dell’ambulatorio, un attimo prima di cominciare le visite.
Era il suo orologio. Con il cinturino verde fosforescente.
Fermo, ovviamente.
Antoine è un ragazzo di dodici anni che vive a Beauval.
La cittadina è piccola e tutti si conoscono.
I ragazzi spesso vanno a giocare nel bosco di Saint-Eustache ed è proprio in quel bosco che Antoine compirà un gesto del tutto inaspettato e che lo perseguiterà per tutta la vita.
Un gesto nato da un momento di frustrazione e di sconforto ma che avrà conseguenze non solo sulla vita di Antoine ma su molti degli abitanti di Beauval.
Come reagiremmo a una fatalità che può distruggere la nostra vita?
Sapremmo affrontare serenamente le conseguenze oppure l’angoscia e i rimorsi ci priverebbero della razionalità?
Questo è ciò a cui si trova di fronte Antoine in questo romanzo.
Tre giorni e una vita è un libro molto bello.
Pierre Lemaitre descrive bene le paure e le ansie che attanagliano la coscienza di chi compie un atto terribile da cui non si può tornare indietro.
Antoine per tutta la vita dovrà fare i conti con ciò che accadde nel bosco e anche a distanza di anni, quando la sua vita sembra finalmente in pace, il passato torna a chiedere il conto.
Un conto che si rivelerà molto salato.
Perchè non si può sfuggire in eterno alle proprie colpe.
Buona lettura.
Tre giorni e una vita
Pierre Lemaitre
Mondadori, 2016, p. 226, €. 15,30
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