“Non so se oggi sarei la donna che sono, non fosse stato per te, anche se magari pensi di non aver fatto niente. Del resto, spesso le persone non fanno niente per cambiarci, è sufficiente che ci siano. Io ho reagito a te. Tu mi hai influenzata. Mi hai aiutata. Sei stato l’amico più strano, l’orecchio più gentile.
Del resto, spesso le persone non fanno niente per cambiarci, è sufficiente che ci siano. Io ho reagito a te. Tu mi hai influenzata. Mi hai aiutata. Sei stato l’amico più strano, l’orecchio più gentile.”
La recensione di Da quando ti ho incontrato, Cecelia Ahern
Jasmine è una giovane donna con i capelli rossi che lavora creando startup, portandole al successo e poi rivendendole. Ha una sorella maggiore Heather, che ha la sindrome di Down, ma è comunque una donna combattiva ma anche molto vulnerabile della quale è sempre pronta a prendere le difese.
A dicembre Jasmine viene licenziata e perdendo il posto perde anche una parte molto importante di sé, perché per lei il suo lavoro era tutto. E’ una donna sempre in movimento, deve sempre fare. La particolarità del suo licenziamento sta nella clausola contrattuale che le impedisce di cercarsi un lavoro per almeno un anno. A volte fermarsi può servire anche se lei non lo capisce.
Le sue giornate scorrono una dietro l’altra, nella noia, unico diversivo sono gli incontri con amiche neomamme.
Nelle lunghe notti insonni spia dalla finestra il vicino di casa Matt Marshall che è un famoso dj radiofonico che fa abuso di alcol ed in crisi matrimoniale.
Jasmine lo detesta e sembra ricambiata, ma in realtà spesso niente è come sembra, i due si cercano, si respingono ma si avvicinano per trovare l’amore. Hanno molte più cose in comune di quello che pensano ed entrambi sono persi e disorientati.
Un amore inaspettato, un romanzo divertente e commovente al tempo stesso, un’autrice che mi piace molto perché riesce a colpirmi nella sua semplicità.
Buona lettura.
Da quando ti ho incontrato
Cecelia Ahern
Rizzoli, 2016, p. 368, € 9,99
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