Splendi più che puoi, Sara Rattaro

Solo nel 1956 la Corte di cassazione ha deciso di abolire lo ius corrigendi, secondo cui al marito spettava il diritto di colpire la moglie che, a suo personalissimo giudizio, aveva commesso errori nell’educazione dei figli.
«La prego, mi lasci salire. Sono senza soldi, ma ho bisogno di aiuto.» L’uomo al volante ha sgranato gli occhi guardando quella che doveva sembrargli una mendicante. Mi ha fatto un cenno con la testa e sono salita sulla corriera. Era l’alba e quella era la prima corsa, quella delle sei. Aveva iniziato a nevicare e faceva davvero freddo. Mi sono seduta dove lui mi potesse vedere. «Signora, sta bene?» «Non lo so…»
Arrivati nella piazza del paese, sono scesa. L’ho ringraziato e mi sono messa a camminare alla ricerca di un luogo dove potessi nascondermi.
Era troppo presto per stare in giro da sola. Avrei dato nell’occhio e avevo bisogno di un riparo. Ho trovato una palazzina in costruzione e mi sono infilata dentro il cantiere. Ho trovato una sedia. Mi sono chiesta perché non mi venisse da piangere e l’unica spiegazione era che non mi sentivo disperata come avevo immaginato. Avevo finalmente le idee chiare.

La recensione di Splendi più che puoi, Sara Rattaro

Emma, ventenne, ribelle, si innamora di Tommaso, un uomo più grande di lei.

Nonostante i suoi genitori non siano d’accordo lei si trasferisce a vivere da lui e per dieci anni vivono una bella storia d’amore, che finisce all’improvviso senza una vera spiegazione da parte di lui.

Emma che aveva lasciato gli studi per amore, ha comunque un lavoro stabile come designer e ricomincia ad uscire e a frequentare gente.

Conosce Marco e se ne innamora, si sposano dopo pochi mesi di nascosto da tutti, senza quasi conoscersi.

Marco la riempie di attenzione, tutto sembra perfetto, è gentile e premuroso.

Durante il loro viaggio di nozze, muore all’improvviso il padre di Marco e lui se la prende con Emma picchiandola e incolpandola di essere lontani alla morte del genitore.

E da questo evento è un susseguirsi, Marco ha spesso sbalzi d’umore, è geloso, la allontana dagli amici e dalla famiglia. All’inizio lei lo asseconda ma piano piano si rende conto che qualcosa non va, che questo non è amore, perché le fa male. L’uomo che ha sposato è un uomo malato.

Con la nascita di Martina, Emma decide che deve fare qualcosa per riprendere in mano la sua vita, anche se tutto ciò è duro da accettare. Spera che con la piccola le cose migliorino, ma invece peggiorano perché Marco la usa come arma di ricatto. Si trasferiscono in montagna per un po’ di riposo ma passeranno gli anni e vivrà li come una reclusa.

L’amore scopre il meglio di noi: la voglia di andare avanti, il coraggio delle nostre azioni, il desiderio di continuare a sperare

La mia opinione su Splendi più che puoi, Sara Rattaro

Il tema di Splendi più che puoi di Sara Rattaro è la violenza sulle donne, la violenza di chi ci sta vicino che spesso è la peggiore e non solo quella fisica, ma anche quella psicologica che logora l’anima piano piano. Una delle tante storie vere raccontate in modo preciso e coinvolgente da Sara.

Il messaggio chiaro forte e diretto è non arrendetevi mai e tornate a splendere.

Ho letto il romanzo in due giorni e non mi capitava più da molto tempo di essere così coinvolta da un libro.

Le persone che ti fanno male non calpestano la tua dignità, buttano via la loro

Buona lettura.

Splendi più che puoi
Sara Rattaro
Garzanti, 2016, p. 250, € 16,40

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Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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