“Vera, ho un piano per far soldi e andarcene di qui da gran signori, ma mi serve il tuo aiuto. E’ un po’ pazzarello… Anzi, è proprio da manicomio. Ma possiamo farcela. E’ un’idea”, disse Stanley, come se quello spiegasse tutto. Vera si posò una mano su un fianco e inarcò un sopracciglio. “Sono tutt’orecchie.”
Stanley s’inginocchiò. “Vera, vorrei sposarti. Ma non per davvero. Sarebbe un matrimonio finto. Per i doni di nozze. Conosco un sacco di gente ricca che ci regalerebbe soldi. E tutti gli altri doni potremmo rivenderli e dividerci il ricavato. Poi ce ne andremmo a Harvard. Nessuno scoprirebbe nulla.”
“Vera Baxter, vuoi essere la mia complice?”
La recensione di Due verticale, un amore a schema libero, Jeff Bartsch
Stanley Owens è un tipo un po’ strano. Ama i libri, i numeri e l’enigmistica. Il suo sogno è inventare i cruciverba.
Non ha amici, ma a lui va bene così, perchè non ha mai trovato nessuno che condividesse le sue passioni.
Un giorno però, ad una gara di ortografia, incontra Vera.
Vera è diversa, diversa come lui. La loro sintonia è evidente fin dall’inizio.
Così Vera non si stupisce quando Stanley le chiede di sposarlo per finta per dividere i soldi dei regali di nozze, in modo da pagarsi un biglietto per andarsene.
E lei accetta, perchè suo malgrado si trova innamorata di questo strano ragazzo.
La vita li separa ma con il tempo Stanley si accorge di quanto gli manca Vera. Di quanto sia stato stupido a lasciarla andare. Decide quindi di riconquistarla….con un cruciverba!
Con originalità Jeff Bartsch, nel suo romanzo di esordio, ci racconta una storia fatta di amore e di consapevolezza della felicità. La storia di una vita fatta di caselle bianche e della consapevolezza che c’è una sola persona al mondo in grado di riempirle.
Due verticale. Un amore a schema libero
Jeff Bartsch
Editore Nord, 2016, 322 pag., € 16.60