“Forse l’ultima cosa al mondo alla quale un genitore penserebbe durante l’attesa di un figlio è chiedersi se il bambino sarà timido. Preghiamo che il bimbo sia sano e normale e, quando arriva contiamo le sue piccole dita delle mani e dei piedi e partiamo per quello straordinario viaggio che è l’essere genitori. Registriamo regolarmente la crescita in statura e peso, ricordiamo le pietre miliari delle prime parole e dei primi passi, acquistiamo libri per incoraggiare la lettura precoce; ora arriviamo perfino a comperare piccoli computer per iniziare al sapere i nostri futuri piccoli geni.”
La recensione di Il bambino timido, Philip G. Zimbardo, Shirley L. Radl
La timidezza, senso per lo più abituale provocato da timore o pudore o soggezione, che si traduce in comportamento esitante e impacciato o, talvolta, anche scontroso.
Rende difficile per chi ne soffre, incontrare persone nuove perché si teme il giudizio altrui, soprattutto le critiche. I bambini timidi non riescono ad esprimere quello che pensano davanti agli altri, hanno problemi di comunicazione, non riescono a far valere i propri diritti. Spesso la timidezza va a pari passo con la depressione, l’ansia e la scarsa autostima.
Crea danni sulla qualità della vita del bambino e con questo volume gli autori ci aiutano a prevenirla e a superarla, migliorando appunto l’autostima e la sicurezza di sé.
La timidezza non è come molti credono un tratto del carattere ma si può migliorarla aiutando il bambino a superare il disagio.
Viene affrontata dagli autori, nelle varie fasi della vita dai 2 ai 6 anni, l’età prescolare, fino all’adolescenza e all’università.
Alla fine del libro un questionario molto utile per esplorare la timidezza.
Buona lettura!
Il bambino timido
Comprendere e aiutare a superare le difficoltà personali
Philip G. Zimbardo, Shirley L. Radl
Erickson, 2008, p. 280, € 17,00
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