Sale su per lo scalone e, giunto al primo piano, si accinge a tirare fuori la chiave ma si accorge che la porta di ingresso al museo è aperta. Entrando non nota nulla di strano. Tutto sembra tranquillo. Entra nello spogliatoio addetti, apre l’armadio, indossa il suo camice e prende gli attrezzi.
La recensione di Il diario Lombroso e il killer dei musei, Enzo Lombardo
Una mattina come tante per Francesco, addetto alle pulizie e ad altre piccole mansioni al Museo Lombroso di Torino.
Esce di casa e a piedi si reca al lavoro.
Come al solito il custode gli apre.
Si cambia ed entra nella sala delle teste, dove sono esposte le teste di briganti, uxoricidi, ladri studiati da Lombroso per confermare le sue teorie.
Qualcosa di strano cattura la sua attenzione: una testa diversa dalle altre dove due occhi terrorizzati lo fissano: la testa del direttore del museo.
Scattano subito le indagini diretti dal commissario Moretti.
Chi poteva avercela così tanto col direttore da ucciderlo brutalmente?
Le indagini si muovono tra gruppi neoborbonici e massoneria ma un altro omicidio insanguina la città.
Il diario Lombroso e il killer dei musei di Enzo Lombardo è stata una lettura interessante e piacevole.
La trama è congegnata abbastanza bene anche se alcuni personaggi risultano più incisivi di altri e quindi più facili da ricordare.
Molto interessante è sicuramente la scelta del Museo Lombroso come teatro del primo omicidio perché questo genera curiosità in chi non conosce lo studioso.
Buona lettura.
Il diario Lombroso e il killer dei musei
Enzo Lombardo
Bonfirraro, 2017, €. 15,90