La recensione di Il mio maestro Janusz Korczak, Itzchak Belfer
A Varsavia, tanti anni fa, c’era un luogo magico, La casa dei bambini di Janusz Korczak, dove orfani e ragazzi in difficoltà venivano ospitati.
Korczak, pedagogo e pediatra, fondò questo orfanotrofio basandosi sulla sua metodologia.
Il suo era un metodo basato sull’ascolto, sul far organizzare i bambini e permettergli di gestire la vita quotidiana, diramare le controversie all’interno dell’orfanotrofio e sviluppare le proprie attitudini e abilità.
Tutti i bambini si sentivano accettati ed amati e questa atmosfera li aiutava a meglio sopportare di non poter più vivere in famiglia.
L’autore Itzchak Belfer, autore anche delle illustrazioni, è stato uno dei bambini di Korczak e visse nell’orfanotrofio dai sette ai quindici anni e racconta cosa abbia significato la figura di Korczak a cui deve anche la scoperta e l’amore per l’arte che poi sarebbe diventata il suo mestiere.
La mia opinione su Il mio maestro Janusz Korczak, Itzchak Belfer
Il mio maestro è da pochissimo nelle librerie grazie a Gallucci che sceglie sempre storie importanti per ricordare cosa ci ha tolto l’Olocausto.
Una figura come Korczak avrebbe potuto continuare nella sua opera verso i meno fortunati ma morì durante la deportazione a TreblinKa perché non volle abbandonare i suoi bambini.
Korczak era un uomo buono che lasciò splendidi ricordi in chi lo conosceva e che oggi, grazie a questo libro, possiamo imparare a conoscere anche noi.
Buona lettura.
Il mio maestro Janusz Korczak
Itzchak Belfer
Gallucci, 2019, p. 56, €. 6,90