“E così dopo mesi, anzi anni, di dubbi, ripensamenti e speranze che qualcosa potesse accadere, la decisione era stata presa. Stava attraversando la prima classe, in cerca del suo posto sull’aereo che lo avrebbe portato lontanissimo da casa… Per un mese non avrebbe pensato alle bollette, alle tasse da pagare che arrivavano anche quando non c’era niente da tassare, le continue lotte per il parcheggio, con relative multe, che puntualmente prendeva due volte al mese quando pulivano la strada e li si scordava di spostare la macchina… ma soprattutto niente Viola.”
LA recensione di Le infinite rotondità delle mele, Maria Antonietta Barabesi
Le infinite rotondità delle mele inizia con una storia di separazione che porta uno dei due partner a compiere un viaggio per dimenticare l’altro.
Inserisce in un contesto moderno alcuni personaggi storici provenienti da diverse epoche che si incontrano per caso durante un viaggio in Cina.
Le storie dei protagonisti si intrecciano, ognuno ritrova il partner della vita passata. Ritroviamo Giuda e Maria Maddalena, Boccaccio che vende libri usati con Fiammetta. E se Enrico VII ed Elisabetta I non si fossero mai sposati, sarebbe nata Anna Bolena?
L’autrice riprende “la teoria della mela” secondo cui ognuno di noi ha una metà combaciante da trovare nel mondo in base al percorso che percorre può o meno trovarla.
Un romanzo che ho trovato un po’ lento e confusionario, in cui è facile perdersi, i personaggi sembrano un po’ piatti non si va a fondo sulle loro caratteristiche, ma che diventa più scorrevole verso il finale.
Buona lettura!
Le infinite rotondità delle mele
Maria Antonietta Barabesi
Lettere Animate, 2016, p. 113, € 11,50
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