Il cuore di una madre è un profondo abisso in fondo al quale troverai sempre il perdono.
Honoré de Balzac
Anche quest’anno non possono mancare i nostri consigli libreschi per la festa della mamma.
Ecco allora 10 libri da regalare alla vostra mamma.
Auguri a tutte le mamme dallo staff di ZeBuk…
Dura la vita!
Allison Pearson
Mondadori, 2018, 415 pag., € 19.00
Sono passati alcuni anni da quando Kate Reddy era una donna in carriera stressata che doveva conciliare lavoro e famiglia, in perenne lotta contro il tempo. Ora Kate è quasi giunta ai fatidici cinquant’anni e non è una buona notizia: per lei è come essere diventata invisibile, i figli adolescenti hanno bisogno di lei ma non le parlano, sua madre e i suoi suoceri, ormai anziani, richiedono molte attenzioni, suo marito ha smesso di lavorare, è diventato un paladino della mindfulness e pensa solo a se stesso. Kate deve dunque tornare al lavoro dopo una lunga pausa per mantenere la famiglia, ma le aziende non sono molto inclini ad assumere una cinquantenne, per cui è costretta a barare sulla sua età pur di tornare a collaborare alla gestione del fondo di investimento che lei stessa aveva creato. Riuscirà a farsi rispettare e a mantenere il suo posto? E quando Jack, la sua vecchia fiamma, riappare quali conseguenze avrà sulla sua vita sempre più complicata? Dopo “Ma come fa a far tutto?” – che ha raccontato per la prima volta la vita delle mamme che lavorano -, Allison Pearson descrive con grande senso dell’umorismo, sensibilità e intelligenza un momento dell’esistenza in cui la donna ridefinisce se stessa domandandosi chi è e cosa vuole veramente.
Un giorno quasi perfetto
Mareike Krügel
Mondadori, 2018, 240 pag., € 18.00
Oggi è venerdì, e il compito dei venerdì è far concludere in modo morbido la settimana. Così vuole che sia Katharina, decidendo di ignorare la scoperta del Qualcosa, Qualcosa che dentro di lei non funziona bene, e rimandando tutto a lunedì. Katharina insegna musica ai bambini dell’asilo. Sua figlia Hellie soffre di disturbi comportamentali, mentre suo figlio Alex è praticamente perfetto – anche questa cosa la preoccupa – e ha ereditato la passione per le note da lei. Suo marito Costas ora lavora a Berlino: da quando la loro relazione è diventata “da fine settimana” litigano parecchio. E in questo venerdì, in cui Costas non tornerà a casa e Katharina vorrebbe mettere un po’ di pace fra i pensieri, il tipico caos che contraddistingue le sue giornate aumenta in modo incontrollato. Deve correre a scuola a prendere Hellie che perde sangue dal naso e poi soccorrere il vicino che si è tranciato un pollice con il tagliaerba e crede di poterlo ritrovare sul prato. Alex le comunica che sta per portare a casa per la prima volta la nuova fidanzata, proprio mentre lei si stava preparando ad accogliere Kilian, il suo caro amico dei tempi dell’università. Intanto l’asciugatrice prende fuoco… Katharina comincia a chiedersi se le cose, nella sua vita, siano andate esattamente come voleva: la passione per la musica, i figli, il matrimonio con Costas… probabilmente è tempo di rivelare a qualcuno il suo segreto, anche se per farlo si ritroverà inaspettatamente in una situazione piuttosto imbarazzante… Nel racconto di una sola giornata si condensa il significato di un’esistenza intera: Katharina ci mostra cosa vuol dire essere madre e moglie oggi, affrontando contemporaneamente le avversità più grandi. Insieme a lei ci lanceremo in un’avventura on the road eccentrica e ironica: piangeremo e rideremo, ci chiederemo se i nostri sacrifici hanno avuto senso, se le nostre scelte sono state giuste e, in maniera del tutto non convenzionale, riscopriremo ciò che davvero conta nella vita.
La madre di Eva
Silvia Ferreri
Neo Edizioni, 2017, 195 pag., € 15.00
Una madre parla alla figlia tra le mura di una clinica serba. Al di là di una porta stanno preparando la sala operatoria. Eva ha appena compiuto diciotto anni e da quando è nata aspetta questo momento. Vuole cambiare sesso sottoponendosi all’intervento che la renderà come si è sempre sentita: uomo. Sua madre le parla col corpo, perché è il corpo ad essere sbagliato, ingannevole, traditore, un corpo come il suo che la natura stessa vuole negare. In un dialogo senza risposte, sospeso tra l’immaginato e il reale, la madre racconta la loro vita fino a quel momento, ne ripercorre i sentieri come muovendosi in una terra straniera. La sua voce è concreta, toccante, vivida e parla di una lotta che non ha vincitori né vinti, per cui non esiste resa, in cui la forma più pura dell’amore diventa bifronte e feroce.
Care figlie vi scrivo
Marisa Bruni Tedeschi
La nave di Teseo, 2017, 247 pag., € 18.00
Quando si evoca la famiglia Bruni Tedeschi, si pensa subito a Carla, modella, cantante, già première dame, e a sua sorella maggiore Valeria, attrice e regista. Marisa Bruni Tedeschi non è semplicemente la loro madre. Pianista, appassionata d’opera, ha sempre vissuto una vita da artista. Una donna libera, che ha attraversato la storia e le frontiere senza conformarsi alle regole borghesi. In questo libro si confessa per la prima volta: la giovinezza nell’Italia fascista, la morte precoce del padre e la tenerezza del rapporto con la madre, l’incontro nel 1952 con suo marito Alberto, industriale, compositore d’opera e collezionista d’arte, il loro esilio in Francia per sfuggire alla stagione dei rapimenti, le sue grandi storie d’amore e la passione mai tradita per il pianoforte.
Mamma
Helène Delforge, Quentin Gréban
Terre di Mezzo, 2018, 70 pag., € 18.00
È la parola più amata, una delle prime imparate dai bambini di ogni latitudine. Significa: amore, tenerezza, legami inscindibili, nostalgia. Un viaggio emozionante attraverso i Paesi e le epoche, che racconta con illustrazioni mozzafiato il rapporto unico e delicato tra madri e figli.
Disperata & felice. Diario segreto di una mamma
Julia Elle
Mondadori, 2018, 206 pag., € 16.90
«Tutto nasce dalla profonda esigenza di capire se ero l’unica a sentirmi inadeguata. Ci sono stati momenti in cui non capivo come mai, nonostante tutto l’impegno, le altre mamme sembrassero meglio di me, racconta Julia che resasi conto di non essere l’unica ad avere paure e insormontabili dubbi, ha dato voce a tutte le mamme filmando con ironia e leggerezza le sue “faticose” giornate.» Rosaria Corona Il Secolo XIX
Niente mi ha cambiato come mi hanno cambiato i miei bambini. Nessuno mi aveva detto come sarebbe stato, e che avrei dovuto accettarlo. Nessuno mi aveva detto un sacco di cose. E allora adesso vorrei dirle io! Perché è giusto che qualcuno lo dica. Che si fa fatica. Tanta. Ma anche che ne vale la pena. Sempre.
Le madri
Brit Bennett
Giunti Editore, 2017, 336 pag., € 18.00
Nadia Turner ha 17 anni, frequenta l’ultimo anno di liceo in un college della bassa California e porta nel cuore un peso insopportabile: quello del suicidio della sua mamma. Nadia vive, o sopravvive, insieme a suo padre e si innamora di Luke Sheperd, che proprio come lei ha qualcosa da dimenticare. La loro storia è emozionante e trasognata come tutti gli amori a quell’età… fino a che Nadia non rimane incinta. Abortire sembra la sola soluzione possibile: è così facile farlo, ogni ragazza oggi sa che è un diritto. Nadia non chiede aiuto e nasconde il suo segreto a tutti, compresa Aubrey Evans, la nuova amica che condivide con lei il dolore di una madre perduta. Quando Nadia torna a Oceanside per il matrimonio di Aubrey, l’ombra delle scelte compiute durante quella lontana estate in riva al mare cala improvvisamente su di loro come una domanda che esige risposta, trascinandoli in un crescendo ineluttabile e sconvolgente. A narrarci la loro storia sono le Madri, le donne della Upper East Chapel di Oceanside che danno voce al coro senza tempo delle donne, a volte pettegole e spietate ma più spesso capaci di ascoltare le parole non pronunciate, di scrutare i segni dei tempi, di portare nel loro grande cuore il segno di un destino difficile.
Mia madre
Stéphane Servant
Logos, 2016, 28 pag., € 15.00
“Ha il cuore tra sole e notte” la madre che nelle prime pagine del libro guarda con espressione decisa la bambina che le porge una lanterna e intanto si lascia sfuggire una lacrima. La misteriosa e affascinante donna presentata attraverso gli occhi della figlia sembra essere in partenza, con ferri da maglia, gomitoli e una spada come bagaglio. Sollecita nella cura, pronta per l’avventura. La madre è un giardino in cui fiorisce l’amore ma dove non mancano cardi e piante selvatiche. Occorre fare attenzione e imparare l’arte del giardinaggio, perché qui ci si può rifugiare e godere della bellezza della natura, ma si rischia di pungersi e tagliarsi. Creatura quasi mitica, la madre ha una natura metamorfica esaltata dalle illustrazioni di Emmanuelle Houdart, che come sempre sfoggiano colori accesi e dettagli sorprendenti da scovare: ora volpe, ora lupa (incarnazione di intelligenza e forza, animali che a qualsiasi latitudine si ammantano di una ricca simbologia), mette ali di uccello per volare e cantare e le ripiega piangendo in una gabbia. Traducendosi in un testo poetico essenziale e delicato e in immagini particolarmente maestose, questo denso simbolismo spoglia la figura materna della visione edulcorata che siamo abituati a trovare in buona parte della letteratura per l’infanzia. Una madre è una persona a tutto tondo, piena di tenerezza e attenzione per i figli ma anche di passioni, inquietudini e desideri propri. Età di lettura: da 7 anni.
Leggimi tra vent’anni
Giorgia Lanzilli
Mondadori, 2017, 248 pag., € 17.00
Quando è diventata mamma, Giorgia Lanzilli ha iniziato a tenere in rete un diario per custodire e condividere le proprie esperienze, e l’incredibile valanga di nuove emozioni che ha travolto le sue giornate. Il senso di inadeguatezza, le gioie e le difficoltà quotidiane, la sfida di essere mamma senza smettere di cercare la realizzazione professionale: riflessioni in cui centinaia di migliaia di mamme si sono identificate, dimostrando, ogni giorno di più, gratitudine e affetto nei confronti di Giorgia, capace di dar voce alle loro emozioni più profonde. Finalmente, questo seguitissimo diario virtuale è diventato un libro, che ripercorre le tappe fondamentali del diventare mamma e accoglie tante nuove riflessioni. A rendere unico e speciale ciò che Giorgia scrive è la capacità di raccontare come la maternità – spesso percepita come un ostacolo all’autonomia e alla realizzazione femminile – sia piuttosto un’occasione straordinaria per conoscersi meglio e toccare i propri limiti, sensi di colpa e di inadeguatezza compresi, per scoprire in se stesse risorse che non si sospettava di possedere. E Giorgia ci dice che per poterlo fare occorre coraggio. Il coraggio di scrivere, mettendo a nudo i propri sentimenti, il coraggio di parlare di quei momenti oscuri e difficili che non sono fuori di noi, ma da noi provengono – una reazione eccessiva, una voce troppo alzata, quella goccia di irritazione cha fa esplodere una giornata fatta di stanchezza – e proprio per questo sono così difficili da perdonare a noi stesse. Ma anche il coraggio di parlare di quell’amore che travolge, talmente intenso, talmente traboccante da fare persino male. E non ha paura di usare il linguaggio della dolcezza, della tenerezza, delle piccole cose di cui ogni giornata di una mamma è fatta dal momento in cui suo figlio vede il mondo per la prima volta, accanto a lei.
Come sono diventata una mamma Montessori e ho trovato la felicità
Cristina Tébar
Garzanti, 2018, 128 pag., € 14.00
Il metodo creato da Maria Montessori è molto più che un sistema pedagogico: è un modo di vivere oltre che di insegnare. Ma come riuscire a stimolare il potenziale dei bambini anche tra le pareti domestiche e nella vita quotidiana oltre che a scuola? Grazie all’aiuto di Cristina Tébar, agli esempi e ai racconti personali della sua esperienza di madre e di educatrice, possiamo oggi scoprire cosa significa diventare una «mamma Montessori»: quali accorgimenti seguire, in che modo organizzare la casa, come superare i momenti difficili. Attraverso una mappa di consigli chiara e accurata, si riuscirà così finalmente a dare fiducia alle enormi potenzialità creatrici dell’intera famiglia, per far crescere bambini autonomi, indipendenti, capaci di pensare. E per essere quindi, sempre più, dei genitori felici.
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