Te ne sei andato in silenzio così come avevi vissuto gli ultimi sedici anni. È stato un infarto a fermare il tuo corpo, ma era stato quell’incidente a fermare te. Ormai lo sapevo. Ormai lo avevo accettato. Avevi smesso quel giorno di essere il mio papà, e io avevo disperatamente atteso che passasse, che tu tornassi quello che conoscevo, almeno in parte. Ma non accadde. Così, mi sono lentamente abituata a quello che di te rimaneva. Un corpo autonomo e un uomo al quale telefonare ogni tanto. Avevo persino smesso di preoccuparmi della tua salute e te l’avevo affidata ripetendomi che eri ancora un uomo giovane e non c’era motivo di stare in ansia quando non rispondevi al telefono.
Questo è solo un estratto di uno dei racconti che compongono questo libro.
La vita vista da qui, infatti, raccoglie dieci racconti di autori diversi: Laura Cesareo, Roberta Cirello, Francesca Fattinger, Sarah Pellizzari, Rabolini, Gianluca Pomo, Benedetta Premoli, Sara Rattaro, Maria Teresa Trucillo, Melissa Turchi e Albino Zamboni.
Dicei racconti che raccontano la difficoltà ma nel contempo la meraviglia di sopravvivere alla vita: ad un cambiamento, ad una mancanza, ad una catastrofe. A se stessi.
Questo libro è frutto del corso di scrittura diretto da Sara Rattaro “La fabbrica delle storie“, che firma uno dei dieci racconti.
I racconti, incentrati sulla forza che ognuno trova dentro di sè sono uno più emozionante dell’altro, tanto che non si è capaci di lasciarne uno a metà. Personalmente ci ho messo esattamente 10 giorni a leggere questo libro: un racconto al giorno, da lasciare decantare, depositare dentro al cuore.
Un libro consigliatissimo, per ricordarsi che riuscire a sopravvivere è quanto di più bello possa esserci al mondo.
LA VITA VISTA DA QUI.
Dieci storie di resistenza e sopravvivenza.
AA.VV.
Morellini, 2018, 230 pag., € 14.90