Ferita nel profondo dell’anima, Marianna guardò i suoi capelli per terra. Provava tanta rabbia. Si sentiva morire… Quello fu il giorno della morte di Marianna De Leyva e della nascita di un’educanda rinchiusa in un monastero da un padre-padrone che aveva voluto disfarsi di una scomoda figlia.
La recensione di Murate vive, di Bruna K. Midleton:
Tutti abbiamo sentito parlare de “la monaca di Monza” da Manzoni, nei suoi Promessi Sposi. Se vuoi rinfrescarti la mente, leggi la recensione de I promessi sposi di Alessandro Manzoni tra i classici di ZeBuk.
In pochi però sanno che il suo nome è Marianna De Leyva e ne conoscono la sua vera storia.
Marianna De Leyva, discendente di una nobile famiglia è stata strappata dalla sua casa da un padre padrone che la rinchiude a Monza nel Monastero di Santa Margherita. Qui diventa Suor Virginia Maria.
Conosciamo quindi le sue compagne di sventura, ragazze forzate alla vita di clausura contro la loro volontà.
Il continuo contrasto tra sogni dell’adolescenza e disciplina forzata, porta in evidenza le tentazioni, i peccati e la corruzione.
In questo clima Marianna avrà una relazione clandestina con Gian Paolo Osio, dal quale avrà anche una figlia.
A lei quindi e ad alcune sue compagne, colpevoli di aver peccato, è stata tolta la dignità. Murate vive, come dice appunto il titolo, forzate alla clausura più assoluta senza possibilità di contatti con l’esterno.
Mentre guardava i muri che la circondavano e il basso soffitto che le sfiorava la testa, i muratori la chiusero in fretta nel suo “sarcofago”. Le condannate furono nascoste, portate via, rinchiuse dove nessuno potesse più vederle, né esse potessero più vedere chicchessia. Trascorrevano la restante vita di modo che, talvolta, era necessario intervenire con l’asprezza delle regole dell’obbedienza per frenarne il rigore che si erano imposte. Sole, murate vive, esse non prendevano cibo se non forzate o comandate, non si poteva indurle a vedere la luce, non parlavano se non per incolparsi e detestarsi, sospiravano e piangevano. Si udivano gemere tra la recita dei salmi e delle preghiere, e la puzza insopportabile. Erano relitti umani messi a imputridire.
La mia opinione di Murate vive:
Murate vive è un romanzo storico che ci permette di approfondire la storia delle Monache di Monza, fanciulle forzate al velo, a sacrificare i loro interessi, divenute strumento di violenza e di ingustizia.
Una lettura piacevole, nella quale Bruna K. Midleton ci fa conoscere una Monaca di Monza che ha peccato sì, ma che ha anche subito una profonda ingustizia.
Bruna K. Midleton:
Bruna K. Midleton è una scrittrice di origine inglese, ma italiana d’adozione che vive nella bergamasca. Trova spunti nella storia e soprattutto nei personaggi femminili. Con Bonfirraro ha già pubblicato Lucrezia Borgia Giulia Farnese.
Murate vive
Marianna de Leyva e le monache di Monza
Bruna K. Midleton
Bonfirraro, 2019, 158 pag., € 15.90