Storie dalle Mille e una notte, Charlotte Gastaut, Michel Laporte

In una città della Persia vivevano due fratelli, Cassim e Alì Babà. Cassim era ricco, mentre Alì Babà era povero. Per guadagnare di che vivere per sé e la sua famiglia andava a tagliare la legna in un bosco vicino e poi la vendeva in città, con l’aiuto di tre asini che erano tutto ciò che possedeva.

La recensione di Storie dalle Mille e una notte di Charlotte Gastaut e Michel Laporte

Alì Babà scopre che dietro ad una grossa roccia si nasconde il luogo dove una banda di ladroni ha ammassato un enorme tesoro.
Ascoltata la parola magica che serve ad entrare, Alì Babà arraffa quante più ricchezze riesce e torna a casa da uomo ricco.
I ladri non appena si rendono conto che una parte del loro bottino è stata trafugata iniziano a cercare in città il responsabile.
Grazie alla sua serva Morgiana Alì Babà non solo si salverà ma riuscirà a tenere anche tutte le ricchezze trovate nella grotta.

La mia opinione su Storie dalle Mille e una notte di Charlotte Gastaut e Michel Laporte

Storie dalle Mille e una notte è una raccolta di cinque racconti tra i più noti tra quelli di Sherazad: Alì Babà e i quaranta ladroni, Storia del principe e della Dama di Bellezza, Storia del mercante di Bagdad, Il pescatore e il genio e Storia del piccolo gobbo.

I racconti sono stati adattati da Michel Laporte ed illustrati da Charlotte Gastaut.

Leggere questa raccolta è fare un tuffo tra colori, sapori ed abitudini di un universo affascinante.
Le illustrazioni ci restituiscono un mondo ricco di sfumature, visi furbi e disperati, gioie e dolori.

Un viaggio che ci porta lontano, tra gli odori del mercato, i pettegolezzi dei cortili, le credenze popolane e un infinito miscuglio di cibi, parole e sentimenti.
Buona lettura.

Storie dalle Mille e una notte
Charlotte, Gastaut e Michel Laporte
Gallucci, 2018, p. 63, € 15,00

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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