Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore. Non esistono terre di nessuno.
Westeros ed Essos sono i due estremi di un mondo antico, violento, diviso tra regni e terre libere, dove i troni si contendono con eserciti armati e draghi. Un mondo dove le stagioni durano anni, separato dagli estranei dalla Barriera, un enorme, gigantesco, muro di ghiaccio a guardia del quale ci sono i Guardiani. In questo mondo si gioca il Gioco dei Troni. Chi lo vincerà?
La recensione di Il trono di spade 1. Il grande inverno di George R.R. Martin
Sono passati quindici anni da quando Aerys Targaryen, l’ultimo re dei draghi, è stato ucciso. I suoi discendenti, fuggiti e messi in salvo, vivono ora nelle terre di Essos, sognando di riconquistare il trono di spade che è loro di diritto.
Su quel trono, nel continente di Westeros, siede ora Robert Baratheon che ha sposato Cersei Lannister per avere l’appoggio di una casata potente.
La famiglia reale vive ad Approdo del Re, città ricca grazie al mare e ai commerci.
Più a Nord, nell’estremo e freddo Nord, c’è Grande Inverno dove governano gli Stark.
Re Robert decide di far visita a Ned Stark, suo amico e compagno d’armi.
Sarà una visita che suggellerà l’ amicizia tra le due famiglie, amicizia rinvigorita dalla promessa di un matrimonio tra Joffrey, figlio di Robert, e Sansa, figlia di Ned.
Robert vuole inoltre che Ned diventi suo primo cavaliere e vada con lui ad Approdo del Re.
Ned vorrebbe non dover lasciare Grande Inverno ma nessuno può dire di no al re, nemmeno lui, e così parte verso Sud con Sansa e Arya, altra sua figlia.
Un inizio perfetto, da vero libro d’armi e d’eroi.
Se non fosse che nel giro di pochi giorni tutto va in frantumi.
Qualcuno, infatti, tenta di uccidere il piccolo Bran, figlio di Ned, colpevole di aver visto qualcosa che porterebbe alla fine dei Lannister e del trono di spade.
Ned, lungo il viaggio verso Approdo del re e durante la sua permanenza a corte come primo cavaliere, si rende conto che il re è circondato da serpi velenose difficili da sradicare.
Intanto ad Essos i discendenti dei Targaryen creano alleanze e Daenerys, appena tredicenne, viene data in sposa a Drogo, capo dei Dothraki. Un matrimonio che potrebbe riportare gli eredi dei Targaryen nel gioco del trono.
Persino il re Robert è spaventato da questo matrimonio e decide che è necessario uccidere Daenerys e il figlio che porta in grembo ma, purtroppo per lui, non arriverà a farlo.
Robert verrà infatti tradito e ucciso, il trono passerà a suo figlio, poco più di un ragazzino, e Ned verrà accusato di tradimento e giustiziato.
A questo punto il mondo che fino ad allora aveva garantito pace e prosperità, legami di sangue e di matrimonio, si sgretola.
Eserciti si addensano pronti a reclamare un trono, quello di spade, che fa gola a molti.
Non c’è nulla che possa fermare quest’onda mortale che risale lungo Westeros.
E mentre i più grandi guerrieri si preparano a combattere e a morire per il trono di spade, nelle terre di Essos, Daenerys, disperata per la morte di suo marito Drogo, sale sulla pira funebre in fiamme e dà vita a tre draghi. Di nuovo i Targaryen sono i signori dei draghi: riusciranno gli uomini di Westeros a difendere il trono di spade da Daenerys la Madre dei draghi?
La mia opinione su Il trono di spade 1. Il grande inverno di George R.R. Martin
E per la prima volta da centinaia di anni, le tenebre presero vita nel canto dei draghi.
Geroge R.R. Martin iniziò a scrivere Il trono di spade mentre stava lavorando ad un altro romanzo fantasy. Lo scrittore racconta che ebbe una visione talmente potente da fargli mettere da parte ciò che aveva già scritto per raccontare quello che poi sarebbe confluito nel Trono di spade.
Il libro fu pubblicato nel 1996 ma non ebbe un immediato successo. Fondamentale fu il passaparola tra i lettori che ne decretò una costante crescita. In Italia i libri di Martin sono pubblicati da Mondadori.
La serie dei libri che raccontano le vicende de Il trono di spade compone Le cronache del ghiaccio e del fuoco. Le pubblicazioni italiane, pur seguendo l’ordine di quelle statunitensi, non corrispondono appieno visto che a volte si è diviso un volume in due pubblicazioni. La Mondadori, visto l’ enorme successo dei libri, grazie anche alla serie tv, ha deciso di ripubblicare i volumi seguendo l’esatto ordine e i titoli pensati dallo scrittore. Martin ha dichiarato di stare lavorando agli ultimi volumi della saga ma ad oggi ancora non è dato sapere quando usciranno.
Il trono di spade 1 è un libro corposo, come tutti quelli della serie del resto, ma si legge molto velocemente. Non c’è un unico narratore o punto di vista ma ogni capitolo è affidato alla voce di un personaggio differente e questo permette di avere una visione intima e dettagliata di tutto quello che accade nel mondo del trono di spade.
I personaggi sono tantissimi, le alleanze tra le varie casate affondano nei secoli ma alla fine ci sono dei punti fermi che vengono più volte ripresi nel corso della narrazione e questo consente di non sentirsi mai smarriti durante la lettura. Inoltre a fine libro c’è un elenco delle genealogie delle varie famiglie da poter controllare. All’inizio invece ci sono le mappe di Westeros ed Essos.
Io ho trovato il libro molto interessante e ben scritto. Il ritmo è sempre molto alto, non ci sono parti più lente e questo rende la lettura fluida e lascia il lettore con il desiderio di sapere cosa accadrà.
Molti hanno definito Martin il nuovo Tolkien ma solo il tempo ci dirà se questo appellativo sia meritato.
La cosa che mi ha colpito, più di tutte, è stata la scelta di dare ai personaggi femminili non solo ampio spazio a livello narrativo ma anche grande importanza sullo scacchiere politico.
Ne Il trono di spade le donne non sono solo spose fedeli ma personaggi caparbi, intelligenti, capaci di scatenare guerre, di ribellarsi, di difendersi.
Cersei è credo uno dei personaggi più crudelmente feroce che abbia mai incontrato: una donna in grado di mentire con scaltrezza e tenere le redini di un regno garantendosi tutto ciò che desidera, una guerriera spietata che non ha bisogno di scendere in campo armata di spada come suo fratello Jamie. La donna combatte con l’astuzia, la falsità e la capacità di sapere sempre come gestire il suo avversario.
Anche Ned Stark è un personaggio potente pur se completamente diverso da Cersei. Ned pagherà la sua rettitudine e sete di giustizia con la morte perché incapace di arrendersi ai giochi politici necessari alla sopravvivenza a corte.
Il trono di spade è una poderosa opera narrativa dove nulla è lasciato al caso. Una storia di lotte e passioni, tradimenti e clangore di spade dove la vittoria nel gioco dei troni non è mai scontata.
Buona lettura.
La serie tv Il trono di spade
Winter is coming.
La serie tv Il trono di spade arriva sugli schermi nel 2011 e il resto è leggenda. Trasmessa negli Stati Uniti sulla rete HBO, in Italia approda prima su Sky Cinema e dalla stagione 4 su Sky Atlantic. In chiaro è stata trasmessa su Rai 4. Le 8 stagioni che la compongono sono disponibili on demand su Sky.
Il trono di spade è stata una delle serie più costose mai realizzate, la più premiata agli Emmy e la più vista. Inoltre ha generato un numero impressionante di merchandising, gadget, videogiochi, fumetti, video e documentari speciali che raccontano tutto ciò che può essere ricondotto alla serie.
Io non sono una grandissima fan anche se, vivendo con fan accanitissimi, non ho potuto fare a meno di seguirla.
La prima stagione della serie è praticamente uguale al romanzo, tranne piccolissime differenze.
Dalla seconda stagione in poi gli sceneggiatori uniscono elementi dei diversi romanzi tra di loro fino ad arrivare, nelle ultime stagioni, ad aggiungere elementi originali.
Questo è dovuto all’impossibilità di seguire pedissequamente le pubblicazioni di Martin dal momento che la saga non è finita.
Al contrario, la serie televisiva è conclusa quindi ora tutti aspettano di sapere se lo scrittore, negli ultimi romanzi, si distaccherà da quanto successo sullo schermo e in che modo amplierà la storia.
Ma perché tutto questo successo?
Innanzitutto il leitmotiv di ogni stagione: Winter is coming, l’inverno sta arrivando. Quell’inverno che a Westeros può durare anni, foriero di tristi presagi, l’inverno che tutti temono ma allo stesso tempo aspettano scrutando il cielo. Un inverno che porterà allo scontro finale e ad un nuovo scacchiere politico.
Poi le scene di combattimento, i magnifici effetti speciali, i draghi su tutto, l’accuratezza nel ricreare un mondo così variegato e ricco di sentimenti contrastanti.
La storia personale dei personaggi, i loro moti dell’animo, la ferocia, la forza, la determinazione.
John Snow, il figlio bastardo di Ned Stark, colui che scoprirà le sue origini e che sceglierà di sacrificarsi per il bene supremo. Uno dei personaggi più amati dal pubblico, troppo onesto per vincere il gioco dei troni.
Arya Stark, indomita, ribelle, incapace di rinchiudersi nel destino riservatole. Daenerys, la madre dei draghi, che sognava un mondo libero ma incapace di realizzarlo e trasformatasi, nel corso degli anni e dei dolori, in una macchina di distruzione senza controllo.
Infine la sigla, The Game of Throne Theme, composta da Ramin Djawadi, diventata un Cult ed entrata nell’immaginario collettivo. Violoncello, violini e coro si fondono per creare una sontuosa musica che evoca l’avventura e il coraggio in un crescendo sonoro. Altra caratteristica sono le immagini proposte, il video sorvola una mappa del territorio dove i modellini in 3d dei castelli si innalzano sotto gli occhi dello spettatore.
Il trono di spade è tutto questo: un enorme, gigantesco affresco di un luogo lontano da noi eppure così simile dove si combatte per il proprio posto nel mondo e dove, spesso, i veri valori soccombono di fronte al più forte.
Il trono di spade 1. Il grande inverno
George R.R. Martin
Mondadori, 2016, p. 829, 16,50
Photo : i2.res.24o.it