Il mio MAPPAGIORNO, Julie Dillemuth e Laura Wood

La mia giornata comincia con il sole…sul viso.
Il sole sorge a est: indovina verso quale direzione è rivolta la mia camera?

La recensione di Il mio MAPPAGIORNO di Julie Dillemuth e Laura Wood

Una mappa per imparare quale stanza della casa è a Nord e quale ad Est, una pianta in scala per misurare le distanze e, cosa più importante, imparare a tracciare e a leggere una mappa del tesoro.
Sono solo alcune delle abilità che si acquisiscono aiutando Flora, la protagonista di Il mio MAPPAGIORNO.
I bambini, come tutti, imparano meglio e più in fretta se fanno invece di ascoltare solamente.
Questo è lo spirito di questo il libro: raccontare e dare stimoli.
Flora aiuta ad inquadrare le attività all’interno della vita quotidiana di un bambino: la mappa del tesoro serve a nascondere dal fratello dispettoso qualcosa a cui teniamo, sapere dove è l’Ovest spiega perché lo scivolo è troppo caldo nel pomeriggio.

La mia opinione su Il mio MAPPAGIORNO di Julie Dillemuth e Laura Wood

Il mio MAPPAGIORNO, edizione italiana a cura di Giovanni Donadelli, fa parte della Collana SPAZIAMO nata per avvicinare i bambini ai concetti di spazialità e geografia.
Erickson ha pubblicato un libro prezioso per tutti: i bambini si divertiranno a seguire le indicazioni di Flora e i suoi passi sulle mappe mentre gli educatori e le maestre avranno a disposizione moltissimo materiale per sviluppare le abilità spaziali degli alunni.
Infatti, tramite le attività e i giochi presentati, sarà facilissimo imparare ad usare gli strumenti adeguati e apprendere i concetti matematici e scientifici necessari.

Nel libro è presente anche una Guida per adulti che spiega perché è importante allenare fin da piccoli il pensiero spaziale.
Buona lettura.

Il mio MAPPAGIORNO
Julie Dillemuth, Laura Wood
Edizioni Erickson, 2020, €. 14,50

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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