Sant’Elena è l’ultimo posto al mondo da cui poter fuggire.
La recensione di Mister Napoleone di Luigi Garlando
Il 15 ottobre 1815 Napoleone approda a Sant’Elena.
Con lui ci sono alcuni fedelissimi che non hanno voluto abbandonarlo.
Il cuoco Lepage con il figlio Lazare, il Conte de Las Cases, geografo e biografo dell’esilio di Napoleone, e suo figlio Emanuele, voce narrante del libro.
Emanuele è giovane, ha quindici anni, ed è cresciuto nel mito di Napoleone.
Per lui ogni momento della vita sull’isola nera può essere accostato ad una delle grandi campagne napoleoniche ed è convinto che l’ Imperatore abbia in mente un piano per evadere dall’esilio.
I giorni a Sant’Elena scorrono un po’ tutti uguali ma il giovane Emanuele conoscerà Amani, un ragazzo africano che diventerà il suo migliore amico
La mia opinione su Mister Napoleone di Luigi Garlando
Mister Napoleone è scritto sotto forma di diario.
Un libro scorrevole che presenta la figura di Napoleone regalandoci il ritratto di un uomo estremamente corretto, capace di infiammare gli animi dei suoi uomini sul campo di guerra come su quello da gioco.
Emanuele, voce narrante, vivrà momenti molto intensi e significativi.
Scoprirà l’amicizia e l’amore, imparerà che la vendetta non è sempre il sentimento più nobile e che la pace è molto più meritevole della guerra.
Buona lettura.
Mister Napoleone
Luigi Garlando
Piemme, 2017, p. 326, €. 16,50