Uomo invisibile, Ralph Ellison

Io sono un uomo invisibile. No, non sono uno spettro, come quelli che ossessionavano Edgar Allan Poe; e non sono neppure uno di quegli ectoplasmi dei film di Hollywood. Sono un uomo che ha consistenza, di carne e ossa, fibre e umori, e si può persin dire che posseggo un cervello. Sono invisibIle semplicemente perché la gente si rifiuta di vedermi: capito? Come le teste prive di corpo che qualche volta si vedono nei baracconi da fiera, io mi trovo come circondato da specchi deformanti di durissimo vetro. Quando gli altri si avvicinano, vedono solo quel che mi sta intorno, o se stessi, o delle invenzioni della loro fantasia, ogni e qualsiasi cosa, insomma, tranne me.

La recensione di Uomo invisibile di Ralph Ellison

Uno studente di un’università per neri viene scelto come accompagnatore e autista di uno dei finanziatori dell’ateneo, il signor Norton.
Purtroppo il ragazzo, a seguito di un piccolo incidente occorso al signor Norton, verrà espulso dal college e costretto ad andare a New York.
Qui prima inizierà a lavorare in una fabbrica di vernici e poi conoscerà un movimento di lotta per i diritti dei neri.

La mia opinione su Uomo invisibile di Ralph Ellison

Uomo invisibile è l’unico romanzo di Ralph Ellison, vincitore del National Book Award nel 1953.
La traduzione è di Carlo Fruttero e Luciano Gallino e il romanzo è accompagnato da un saggio di Saul Bellow.
Il romanzo è raccontato dal protagonista.
Lo stile è coinvolgente anche se spesso il racconto si perde in visoni oniriche che potrebbero risultare un po’ ostiche da seguire.

Il romanzo merita di essere letto soprattutto per il punto di vista da cui è narrata la vicenda.
Il protagonista è un afroamericano che accusa costantemente la società di considerarlo invisibile.
E sicuramente questo è ciò che accade: un nero serve solo a migliorare la propria coscienza se si è bianchi e ricchi, può parlare ma deve dire le cose giuste e sapere quando stare al suo posto.
Anche nel momento in cui, tramite comizi e associazioni, l’uomo di colore tenta di reclamare i suo diritti perde comunque la partita.

Uomo invisibile è una lettura stimolante e interessante anche se il primo capitolo può disorientare il lettore ma quando la narrazione prende il giusto ritmo non si può fare a meno di andare avanti.

Un romanzo importante, di sicuro impatto, che darà moltissimo su cui riflettere.
Buona lettura.

Uomo invisibile
Ralph Ellison
Einaudi, 2009, p. 617

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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