La storia di Anna Frank, Lia Levi, Barbara Vagnozzi

Questa è la storia di una bambina
che si chiamava Anna (di nome)
e Frank (di cognome).

Anna e la sua famiglia
vivevano ad Amsterdam,
una bellissima città dell’Olanda
attraversata da tanti canali.

La recensione di La storia di Anna Frank di Lia Levi e Barbara Vagnozzi

Lia Levi sa bene cosa significhi nascondersi per sopravvivere. Nel 1943 per sfuggire alle deportazioni si nascose in un collegio di suore mischiandosi alle bambine cattoliche. Anche Anna Frank dovette nascondersi per molto tempo però purtroppo fu tradita e deportata.
Lia Levi in questo piccolo volume della collana Stelle Polari racconta la storia di Anna, di come fosse una bambina solare, simpatica, divertente e del suo sogno di diventare scrittrice e di come il nazismo le abbia rubato tutto questo.

La mia opinione su La storia di Anna Frank di Lia Levi e Barbara Vagnozzi

C’è tutto il mondo di Anna racchiuso nelle poche pagine di questo volume per bambini a partire dai 7 anni e la potenza della sua vicenda esplode attraverso le parole scelte da Lia Levi per raccontarla, un dialogo vero e proprio con i bambini che leggeranno il volume, e grazie alle illustrazioni di Barbara Vagnozzi con la sua Anna piena di vita, con le guance rosse e gli occhi scintillanti.

La storia di Anna Frank è una testimonianza importantissima e la potenza della sua storia sta proprio in questa luce che continua a brillare dopo molti anni passando da bambino a bambino.
Per non dimenticare. Mai.

Adesso tantissimi bambini nel mondo
conoscono Anna e le vogliono bene,
So che un giorno
si sono alzati tutti in piedi
e hanno gridato:
NO! NO!
Adesso che ci siamo noi non potrà più succedere quello
che è successo alla nostra Anna!

Buona lettura.
 

La storia di Anna Frank
Lia Levi, Barbara Vagnozzi
Gallucci, 2022, p. 66, €. 9,90

 

Photo Credits: Gallucci Editore

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here