L’uragano, Sabina Colloredo

L’aria tremolava per il gran caldo emettendo un suono che sembrava un lamento: sszzss sszzss. Anche se l’estate scivolava nell’autunno, il sole picchiava come se fosse luglio. E se il passerotto non ricordava male, anche luglio era stato torrido. Non parliamo di agosto. Afa, siccità e cicale: questo era stata l’estate.

La recensione di L’uragano di Sabina Colloredo

Nella terza avventura della serie I ragazzi della Quercia Storta ci troviamo davanti ad uno scenario molto familiare: la siccità. Non è piovuto per tutta l’estate, i campi sono riarsi, l’aria è densa di calore e quando arriva la tanto sospirata pioggia è un torrente d’acqua impetuoso che rischia di trascinare con sé tutto quello che incontra.

Poi arriva l’allerta meteo e, preceduto da un innaturale silenzio, un uragano si scatena sul bosco e sul paesino. Devin, Olivia, Zoe e Luca cercheranno di aiutare e la Quercia Storta veglierà sul bosco.

La mia opinione su L’uragano di Sabina Colloredo

In questa estate calda come non mai, un’estate che è iniziata a maggio e le cui temperature si mantengono sempre al di sopra delle medie stagionali, L’uragano di Sabina Colloredo fa riflettere sulla strada che stiamo percorrendo.

I cambiamenti climatici ormai non sono una possibilità lontana nel tempo ma una sempre più concreta certezza. Cosa possiamo fare noi? I ragazzi protagonisti decideranno di piantare dei nuovi alberi e li difenderanno dall’uragano ricordandoci che non servono scelte radicali ma piccoli passi, uno alla volta, per lasciare ai nostri eredi un mondo migliore.

Buona lettura.

L’uragano
Sabina Colloredo
Gallucci, 2022, p. 112, €. 11,50

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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