Phantastes, George MacDonald

“Fidati della Quercia”, disse; “fidati della Quercia, dell’Olmo e del grande Faggio. Fai attenzione alla Betulla, poiché, sebbene sia onesta, è troppo giovane per non essere mutevole. Ma evita il Frassino e l’Ontano, perché il Frassino è un orco – lo riconoscerai dalle grosse dita; e l’Ontano ti soffocherà con la rete della sua chioma, se lasci che stia vicino a te di notte”.

La recensione di Phantastes di George MacDonald

Se amate le fiabe, se avete quel famosissimo libriccino sulle fate venduto in tutti i mercatini dell’usato e se avete sempre desiderato scovare cassetti nascosti e segreti di famiglia sepolti nell’oblio Phantastes è la lettura perfetta per voi.

George MacDonald autore quasi sconosciuto in Italia ma prolifico e dalla prodigiosa fantasia ci trasporta in un viaggio attraverso il regno delle Fate, tra boschi notturni sussurranti e paurosi, orche dai lunghi denti bianchi, statue che prendono vita, alberi protettivi e altri famelici raccontando miti, folklore e trasportandoci dalle tenebre alla luce, dal sogno alla consapevolezza in un testo con altissime vette di poesia.

Il protagonista riceve in eredità un antico mobile e scopre al suo interno una creatura magica che lo trasporta in un mondo fatato. Seguendo un corso d’acqua Anodos si ritrova a vagare nel bosco delle fate tra esseri di ogni tipo. Incontrerà persone amiche ma anche terribili pericoli.

La mia opinione su Phantastes di George MacDonald

Phantastes, pubblicato nel 1858, non fu particolarmente ben accolto dai contemporanei più interessati ad argomenti sociali che non fantastici anche se, come ci ricorda nella prefazione Lorenza Ricci, senza MacDonald probabilmente non avremmo la Terra di mezzo o Narnia. Ed è facile per il lettore moderno, almeno lo è stato per me, sentirsi quasi a casa nei territori fatati in cui il protagonista si muove.

Ciò che colpisce nel testo è l’immensa capacità descrittiva dell’autore che tratteggia sapientemente sia l’ambiente che l’animo del protagonista rendendoli l’uno lo specchio dell’altro e disegnando con le parole una terra ricca di sfumature e di contrasti dove tutto è il suo contrario e dove l’uomo può incontrare la magia solo se è ben disposto verso di essa. Infatti, l’ombra che Anodos scova in un armadio e che lo insegue cancellando la magia dal mondo non è forse la nostra parte razionale che rifiuta di andare oltre il reale?

Michela Alessandroni nella Postfazione spiega molto bene i vari significati e i livelli di lettura nascosti sapientemente da George MacDonald all’interno del romanzo rivelando quanto enigmatico e ricco di spunti possa dimostrarsi il volume.

Con l’augurio di non dimenticare mai i mondi fantastici che si estendono giusto un po’ più in là del nostro sguardo dovremmo forse riappropriarci dello spirito romantico di un tempo dove l’animo trovava pace e ristoro nei boschi e nella natura e, come Anodos, varcare i confini del reale e lasciarci stupire e guidare dal fantastico.

Buona lettura.

Phantastes
George MacDonald
flower-ed, 2022, p. 304, €. 15,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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