Le porte di Sekoyana, Şiirsel Taş, Oğuz Demir

La vita nella natura non somiglia a una linea che comincia in un punto e finisce in un altro. Non è lineare, ma circolare. Anche la vita, come l’acqua, scorre nel proprio letto, nella sua direzione; a volte si secca, a volte straripa ma alla fine torna in sé.

La recensione di Le porte di Sekoyana di Şiirsel Taş, Oğuz Demir

Le porte di Sekoyana è una storia bellissima e magica sulla natura e su come l’uomo abbia dimenticato l’abbraccio salvifico e rigenerante dato da essa.

Una bambina, il cui nome scopriremo alla fine del libro, viene affidata dai genitori a Sekoyana, una donna che vive nella foresta. Trascorrerà con lei circa due settimane vivendo senza nessun contatto con la civiltà e restando in ascolto della voce della foresta.
Imparerà il rispetto degli equilibri in natura, riuscirà a orientarsi e a salvare dei cuccioli in pericolo, sconfiggerà la paura e comprenderà quanto la natura sia capace di proteggere, nutrire, difendere coloro che sanno ascoltare la sua voce.

La mia opinione su Le porte di Sekoyana, Şiirsel Taş, Oğuz Demir

Le porte di Sekoyana è il libro che inaugura la serie ambiente della collana Dritto&Rovescio della casa editrice Storie Cucite.
E non potevano scegliere un libro più bello. Davvero.
L’autrice è Şiirsel Taş e le illustrazioni sono di Oğuz Demir mentre la traduzione è stata fatta da Giulia Ansaldo.

Ciò che il libro racconta è la scoperta, da parte della giovane protagonista, di quanto imparare a rispettare e comprendere i meccanismi che regolano le vite degli animali e delle piante sia necessario all’uomo. Bellissime le pagine in cui si descrive non solo la natura ma anche la consapevolezza che in natura non si è mai soli e che possiamo imparare a far parte di essa.

Sekoyana è una donna che ha scelto di vivere nella foresta, lavora il legno, rispetta la natura. La bambina all’inizio ha quasi paura di questa donna dai capelli lunghi e color del bosco, che parla poco e ogni mattina la invita ad aprire una delle quattro porte della sua casa. Giorno dopo giorno le due impareranno a conoscersi e troveranno un equilibrio, esattamente come accade in natura.

Spesso l’uomo pensa di poter gestire la natura a suo piacimento tagliando alberi o uccidendo gli animali a suo dire pericolosi. Sekoyana farà capire che ogni essere vivente ha il suo scopo e che non esistono animali cattivi o buoni ma tutti sono necessari.
Attraverso le parole di Sekoyana impariamo a guardare gli alberi, le foglie, il terreno con altri occhi. Tocchiamo la corteccia, raccogliamo ghiande, troviamo funghi nascosti. Immaginiamo le ife sottoterra trasportare informazioni ad altri funghi lontani. Riscopriamo la bellezza della natura.

Dovremmo tutti avere una Sekoyana da cui andare, senza televisore, cellulari, mondo esterno. Solo noi e il bosco. Ritrovare la memoria di un tempo passato in cui l’uomo era parte integrata e integrante della natura.
Ritrovare attesa e armonia, comprendere il tempo delle cose
. L’attesa dei giovani alberi è lunga, ma in questa lunga attesa, se anche vengono lasciati all’ombra, non sono soli. Le radici degli alberi madre si attorcigliano ai loro germogli simili a dita. Non sono solo gli animali a nutrire i propri cuccioli; anche gli alberi madre nutrono i germogli tramite le radici. Poi un giorno l’albero madre secolare crolla. In quella zona della foresta la chioma lascia un vuoto, il giovane albero raggiunge più luce. È tempo di crescere ed espandersi e nessun albero che crolla nella foresta è solo.

Buona lettura.

Le porte di Sekoyana
Şiirsel Taş, Oğuz Demir
Storie Cucite, 2022, p. 180, €. 16,00

Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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