Arriva partorito dal ventre della montagna. È circondato da alte rocce bianche e ai suoi piedi c’è una vasta pianura. Come una creatura crepuscolare discende tra i larici e gli abeti, in mezzo ai grovigli di rami morti. Si lascia alle spalle le acque ghiacciate che cadono a picco, si muove goffo e feroce in mezzo alla rugiada e alle colonne oblique di luce. In altezza supera di gran lunga un uomo adulto, la pelle è tesa sulle ossa sporgenti, sembra non ci siano muscoli tra cute e scheletro. Procede con calma disumana, trascinando le gambe irrigidite, lo strato di ghiaccio bianco e grigio si spacca perché sottile come carta e tra le dita dei piedi si accumulano foglie marce.
Entra nel granaio abbandonato.
La recensione di La voce del crepaccio di Matthias Graziani
Un omicidio orribile, un corpo massacrato con forza disumana viene ritrovato ai margini del bosco. Si tratta di un giovane uomo che non ha potuto opporre resistenza alla ferocia che l’ha ucciso. La sua ragazza risulta scomparsa e le tracce sul terreno fanno pensare che l’omicida l’abbia portata via con sé.
Siamo in Alto Adige negli anni ’80 immersi in un territorio bello ma a tratti crudele dove le persone e le ombre dell’inverno nascondono molti segreti.
Julian sente le voci della montagna e per questo tutti credono che sia un po’ strano. Eppure le voci lo guidano, gli fanno fare strani sogni in cui vede i bambini che da tempo scompaiono in paese.
La polizia annaspa in attesa di aiuti che non arriveranno mai chiusa in una porzione di territorio isolata a causa di una frana.
Tutti dicono che un essere mostruoso, il Gletschmann, l’uomo del crepaccio, si sia risvegliato e sia il responsabile di ciò che sta accadendo. Ma possibile che le storie di paura raccontate nelle lunghe sere invernali dicano la verità?
La mia opinione su La voce del crepaccio di Matthias Graziani
Matthias Graziani scrive un romanzo ipnotico che ho letto in una mattinata. Si è coinvolti subito, fin da un inizio che sa un po’ di fantasy e un po’ di horror e ci si affanna a leggere per capire dove ci condurrà l’autore tra folklore, tradizioni e malvagità.
La voce del crepaccio è un libro difficile da catalogare, tanto che a un certo punto diventa quasi un western fatto di silenzi, inseguimenti lungo piste innevate e duello finale.
Ma è anche un libro che racconta l’adolescenza, il diventare grandi e le scelte difficili, il coraggio necessario per salvarsi e salvare le persone a cui vogliamo bene.
Una storia molto particolare, dove l’elemento investigativo è supportato dalla grande abilità dell’autore di far percepire al lettore la brutalità, l’incertezza e l’angoscia di non sapere cosa stia accadendo.
Buona lettura.
La voce del crepaccio
Matthias Graziani
Mursia, 2022, p. 312, €. 17,00