La ragazza che amava Miyazaki, Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua

E di colpo mi rendo conto di tutta la strada che ho fatto per arrivare fin qui, di tutti gli inciampi, le cadute e gli smarrimenti che ho dovuto passare per raggiungere quello che per me non è affatto un traguardo ma un nuovo inizio. E non importa se d’ora in poi la vita mi riserverà altre cadute, altri fallimenti, altri momenti di sfiducia. Adesso so che posso farcela. So che posso trovare in me la forza per rialzarmi ancora e ancora e ancora, per continuare a guardare avanti più convinta e appassionata di prima.

La recensione di La ragazza che amava Miyazaki di Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua

Sofia disegna da quando ne ha memoria, da quando passava i pomeriggi col nonno meccanico e pittore. Ed è proprio grazie al nonno che ha conosciuto le opere di Hayao Miyazaki e se ne è innamorata.

Ora ha diciotto anni e il nonno, morto da qualche tempo, le manca tanto. Soprattutto le manca parlare con qualcuno che capiva la sua passione.

I suoi genitori non credono che l’arte possa trasformarsi in un lavoro e per la ragazza, che frequenta l’ultimo anno di liceo scientifico, è impensabile affrontarli e confessare che vuole iscriversi all’Accademia di Belle Arti. Ed ecco che allora i disegni diventano un rifugio speciale, tanto speciale che Sofia ha iniziato a disegnare un fumetto tutto suo.

Un giorno a Valvento, la cittadina dove abita, trova un murales dipinto sul muro di una cascina abbandonata. È ispirato a Il castello errante di Howl e per la ragazza è una rivelazione.

Finalmente non è più sola, c’è qualcuno a Valvento che ama Miyazaki e il Giappone proprio come lei. Decide allora di trovare a tutti i costi l’autore del murales aiutata dalla sua migliore amica Marta.

La mia opinione su La ragazza che amava Miyazaki di Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua

Se amate le opere di Miyazaki questo è il libro da leggere di sicuro. Infatti i riferimenti al maestro dell’animazione nipponica sono ovunque a cominciare dal nome dei due protagonisti e dal gatto rosso ( se non avete mai visto I sospiri del mio cuore, beh, correte ai ripari!)

È una bella storia di formazione e di crescita quella di Sofia che da ragazza incompresa e un po’ chiusa nel suo mondo troverà la forza di credere in sé stessa e nel suo talento.

 

Il libro è scritto a sei mani e illustrato da Giulia Tomai e ogni capitolo ha come titolo una parola giapponese. Sono molto ben descritte le dinamiche familiari tra genitori e adolescenti e l’emozione ma anche l’incertezza del primo innamoramento così come la difficoltà, una volta finite le superiori, di decidere cosa fare.

È una storia deliziosa con una protagonista in gamba che risulta subito simpatica e i continui rimandi all’opera di Miyazaki nonché ai luoghi in Giappone simbolo del Maestro sono una vera goduria per gli amanti delle sue opere. Ps la mia preferita è senza ombra di dubbio Il castello errante di Howl.

Buona lettura.

La ragazza che amava Miyazaki
Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua
Einaudi Ragazzi, p. 320, €. 15,50

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SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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