Un assaggio di…Peter Pan

“Tutti i bambini, tranne uno, crescono. Lo sanno presto che cresceranno e Wendy lo seppe a questo modo.
Un giorno, quando aveva due anni, giocando in un giardino, colse un fiore e lo portò di corsa a sua madre.
C’è da pensare che la bimba, in quell’atteggiamento, sembrasse deliziosa poiché la signora Darling appoggiò le mani al cuore ed esclamò:
«Oh, perché non puoi restare così per sempre?»
Questo fu tutto quanto passò tra di loro sull’argomento, ma, da allora, Wendy seppe che sarebbe dovuta crescere.
Tutti, dopo i due anni, scopriamo questa verità. I due anni sono il principio della fine.” [James Matthew Barrie, Peter Pan, trad. di Pina Ballario, Mondadori, 2003]

Peter Pan è un’avventura nuova ad ogni rilettura, perchè ha il suono di una risata argentina e la magia della polvere di fate.

E’ uno di quei libri che continua ad accompagnare i momenti felici della mia vita.

Ed è sicuramente una lettura per tutti, grandi e piccini, meglio ancora se insieme.

Se vi ostinate a non voler crescere, se amate ricordare i preziosi momenti della vostra infanzia, se siete bambini oggi, o se lo siete stati un tempo e il bambino che è in voi scalpita per uscire fuori…allora leggete questa favola senza tempo.

Perché ognuno di noi ha diritto di conservare nel proprio cuore un briciolo della sua  infanzia.

PETER PAN
Autore: James Matthew Barrie
Mondadori, Edizione del 2003  € 15,00

40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

1 COMMENT

  1. Sara me lo ha chiesto oggi, l’ho preso in biblioteca, a nome mio perché lei non aveva mai spazio da cedergli nel suo limite di 3 libri… Ma io amo la storia di peter pan e gliela volevo leggere. Se n’è innamorata anche lei, anche se di peter tante cose non sapevo, come la finestra che la sua mamma ha chiuso quando ha smesso di aspettarlo, e Sara si è messa a piangere dicendomi “ma una mamma non può smettere di aspettare il suo bimbo”. Eppure lo vuole, e chissà che non lo compro…

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