Il volo della martora, Mauro Corona

    Nel tranquillo e ordinato branco sociale i “diversi” si notano immediatamente e irritano l’acuto senso estetico dei vigili custodi dell’armonia del mondo. Allora si provvede ad emarginarli, isolarli, abbatterli poiché essi emergono come fastidiose protuberanze nel piatto mondo degli arrivati. E così l’uomo, orrendo essere pensante e malvagio, s’arroga il diritto di decidere vita e morte su tutto il creato.

    Erano da poco passate le dieci di quel 9 ottobre 1963, quando il monte Toc, dopo una strenua resistenza, cede, e frana nel bacino del Vajont. Un boato. E poi il silenzio.

    Di quello che è successo dopo sappiamo tutto.
    Giornali, libri, film, ci hanno raccontato cos’è successo.

    Ma prima?
    Mauro aveva tredici anni.
    Ed è uno dei pochi a tornare, dopo il disastro, nella valle del Vajont. E di questa valle, che amava e che ama tutt’ora, ci racconta le storie, le vite, fotografie di un passato che non può più tornare. Ritroviamo la durezza della vita tra i monti, ma anche la semplicità che abbiamo perso a causa (o per merito) del boom economico.

    E scopriremo che anche una martora, alla fine, può riuscire a volare…

    IL VOLO DELLA MARTORA
    Mauro Corona
    CDA & Vivalda (1997, 1ª ed.), 208 pagine, € 15.00

    Ciao a tutti, mi chiamo Stefano, ho 27 anni e sono un lettore compulsivo nonché scrittore in erba. Nella vita mi occupo di tecnologia, in particolare sono un progettista elettronico nonché programmatore. Amo la vita all'aria aperta, le passeggiate in montagna, e prima di tutto, la mia splendida famiglia.

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